Novolegno, Vassiliadis (Ugl): “Inaccettabile silenzio del Gruppo Fantoni. Piena solidarietà ai lavoratori”

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“Dal 2008 la nostra provincia è stata segnata da una crisi socio-economica profonda. Oggi dinanzi ai cancelli della Novolegno abbiamo voluto ribadire la necessità di sostenere i lavoratori ‘abbandonati’ dal Gruppo Fantoni ed accendere i riflettori sulla vertenza Irpinia”.

Queste le parole di Costantinos Vassiliadis, segretario provinciale dell’Ugl Avellino, presente al sit in organizzato dinanzi alla sede della Novolegno di Arcella dal sindaco di Montefredane, Ciro Aquino. All’iniziativa erano presenti non solo i rappresentanti sindacali ma anche il Presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, il Sindaco di Avellino Gianluca Festa, il consigliere Regionale on. Livio Petitto, il Senatore  Ugo Grassi e Tony Della Pia Segretario Rifondazione Comunista.

“È necessario sostenere concretamente i tanti lavoratori dislocati in tutta la provincia e che, in modalità e situazioni diverse, subiscono il peso di un’emergenza lavorativa cronica”.

“Regione e Governo – prosegue – si facciano concretamente carico di questa ‘profonda ferita’, delle tante aziende che chiudono e, soprattutto, sostengano gli imprenditori pronti ad investire e a credere in questo territorio e nelle sue potenzialità”.

“Nel caso specifico della Novolegno – prosegue il sindacalista – non possiamo permettere che il Gruppo Fantoni resti in silenzio e non dia la giusta possibilità all’azienda irpina di avere una nuova possibilità di rilancio grazie ad altri imprenditori. Non si tratta solo di fare ripartire una fabbrica  ma – conclude – di dare nuova speranza a tante famiglie messe a dura prova dall’assenza di certezze lavorative e dai vertiginosi aumenti, come il caro bollette, che hanno impoverito ulteriormente i bilanci familiari. A maggio, inoltre, i dipendenti della Novolegno termineranno anche la Naspi ed è inaccettabile lasciarli senza un sostegno economico e senza prospettive. La strada maestra, come sempre abbiamo sottolineato deve essere l’unità di tutti gli attori del territorio, mettendo da parte bandiere e colori politici. Alle parole di tanti, quindi, seguano i fatti”.