Marco Grasso – Nessun passo indietro su licenziamenti e chiusura dello stabilimento: fumata nera dal vertice al Mise sulla vertenza Novolegno. L’unica buona notizia è l’istituzione di un tavolo ministeriale sul futuro dell’azienda di Arcella che tornerà a riunirsi nei primi giorni di aprile.
I vertici del gruppo Fantoni hanno confermato, sollecitati da Giorgio Sorial, vice capo di Gabinetto del Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, la linea dura e la ferma intenzione di disinvestire in Irpinia.
Le 117 lettere di licenziamento annunciate nelle settimane scorse sono del resto già partite e il margine per una soluzione alternativa alla chiusura dello stabilimento di Arcella si è ulteriormente ridotto.
Nel corso dei prossimi giorni si valuteranno eventuali soluzioni alternative, anche se i margini di manovra sono sempre più risicati. L’assenza degli assessori regionali al Lavoro e alle Attività Produttive, rispettivamente Sonia Palmeri e Antonio Marchiello, non ha consentito di approfondire la proposta che punta ad inserire la Novolegno all’interno dell’Azienda Forestale del progetto pilota dell’Alta Irpinia.
Dal tavolo ministeriale non sono neanche emerse novità concrete sulla disponibilità di altri imprenditori a rilevare lo stabilimento irpino. Confindustria ha assicurato massima attenzione in questo senso ma. al momento, non ci sarebbe alcuna trattativa aperta.
Domani intano altre otto ore di sciopero per i lavoratori della Novolegno che torneranno in piazza in occasione della giornata di protesta e mobilitazione dell’edilizia. Sabato, poi, ancora due ore di assemblea in azienda per fare il punto della situazione dopo