Novolegno, continua la mobilitazione. Fiordellisi chiama il MISE: “Questione di peso nazionale. No a dicotomia tra lavoro e ambiente”

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“Su Novolegno e questione ambientale rigettiamo la dicotomia che per Noi non può e non deve esistere. Per cui invitiamo Confindustria ad essere conseguente con quanto sottoscritto nel Nuovo Patto per lo Sviluppo e per il Lavoro Della Provincia di Avellino, sottoscritto tra OO.SS. e appunto Confindustria nel 2016, serve sinergia, investimenti pubblici, privati e rispetto degli accordi.”

Dopo lo sciopero di 8 ore sui tre turni di ieri e i tavoli in Prefettura, la vertenza Novolegno si sposterà al MISE. “Riteniamo fondamentale – prosegue il Segretario Generale – che questa diventi una questione di peso nazionale: sono in gioco 116 dipendenti, le loro famiglie, l’intero indotto dell’azienda e la desertificazione della zona industriale della Valle del Sabato. Per questo motivo i lavoratori continueranno la lotta facendo 2 ore di sciopero alla fine di ogni turno”.

“Per la Cgil Avellino l’ambiente, la salute e l’occupazione vanno sempre salvaguardate”- dichiara Fiordellisi – “soprattutto in una realtà come l’Irpinia che sta attraversando una profonda, complessa e articolata crisi del manifatturiero e che in questa crisi industriale vede la sua tipicità.

In queste ore molti stanno provando a costruire una contrapposizione fra lavoro e ambiente: noi pensiamo che le battaglie siano collegate. In questi 40 anni il gruppo Fantoni ha preso finanziamenti, non ha mai realmente investito in Irpinia mentre ha fatto ingenti investimenti negli stabilimenti del Nord e Esteri, non ha voluto sostenere riconversioni, nuove produzioni e ammodernamento degli impianti ed ora minaccia di chiudere lo stabilimento. Lo fa andandosene senza accompagnare gradualmente i lavoratori attivando gli ammortizzatori e senza porsi il problema sociale dell’area in cui l’azienda verte. Noi diciamo che questo atteggiamento è intollerabile per i lavoratori e per il territorio e che metteremo in campo ogni azione possibile per far riconsiderare la chiusura della Novolegno da parte del  gruppo Fantoni”.

“Vogliamo una vera trattativa che tuteli lavoro e ambiente.” – continua Fiordellisi – “Riteniamo in sostanza che anche Confindustria debba intervenire per fare degli investimenti adeguati e attività sostenibili nella Valle del Sabato e nella zona industriale di Pianodardine. È necessario accelerare anche e soprattutto in termini di sicurezza e ambiente, così come avevamo indicato nel Patto per il Lavoro in Irpinia. Chiediamo per questo un impegno deciso del Governo, così come delle aziende dell’area, di Confindustria e del gruppo Fantoni.”