A pochi giorni dall’esonero sulla panchina dell’Avellino, Walter Novellino è tornato a parlare della sua esperienza biancoverde e lo ha fatto ospite del suo amico Gigi Marzullo al programma Sottovoce su Rai Uno.
“Sono certo che avrei portato in salvo la barca – ha affermato il tecnico montemaranese – aspettavo la partita di lunedì con tanta voglia. In campo scenderanno le mie due squadre del cuore.,Avellino e Perugia, ovviamente avrei tifato per l’Avellino, per i miei ragazzi, scelti con una grande persona, come il direttore De Vito, con il quale ho un grande rapporto umano oltre che lavorativo. Ma purtroppo è andata così”.
Non si dà pace Walter Novellino che da irpino avrebbe voluto centrare la seconda salvezza alla guida dei lupi. “Ci tenevo a far bene e dare una soddisfazione alla mia gente, ma purtroppo la vita è questa – ha spiegato – quando giochi o alleni per i colori della tua terra, le cose sembrano molto più difficili. Vuoi fare sempre meglio, per far felici i tuoi tifosi. L’anno scorso salvai la squadra, quest’anno le cose si erano complicate ma ero certo di poter salvare la squadra”.
E ancora: “Non rimpiango nulla della mia carriera, sia da allenatore che da calciatore – ha sottolineato Walter Novellino – ho fatto tutto quello che avevo sognato di fare. Certo, da calciatore ho avuto una carriera in grandi club, cosa che da allenatore non sono riuscito ad avere. Ma ottenere una salvezza o una promozione, per me, era come vincere uno scudetto. Sampdoria, Venezia, Perugia e Avellino le mie esperienza più belle”.