Notte fonda in casa Scandone: dopo il sequestro preventivo, per un totale di circa 100 milioni di euro, disposto dalla Procura della Repubblica di Avellino, ai danni della Sidigas, società proprietaria della principale compagine cestistica del capoluogo, quest’ultima non avrebbe concluso, nei tempi utili, l’iter di iscrizione al campionato di Serie B.
I biancoverdi, probabilmente anche alla luce del sequestro avvenuto in mattinata, non avrebbero versato i 20mila euro previsti, validi come prima trance, per l’iscrizione alla terza serie della pallacanestro nazionale, rimanendo così fuori da ogni campionato.
Una non ammissione che per la Scandone rappresenterebbe la fine dei suoi settantuno anni di storia.