“Non temo la mozione di sfiducia, se cado vincerò di nuovo”. La verità di Olivieri. Su Lanzetta: “In tre anni non ha fatto nulla”. A D’Argenio: “Forino merita di meglio”

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Alfredo Picariello – Non ci sta. A finire sotto accusa, a passare per incompetente o amministrativamente inadatto. E rilancia. Anche con una lettera (la riportiamo integralmente alla fine dell’articolo) indirizzata direttamente al suo “nemico” politico, il capogruppo dell’opposizione consiliare D’Argenio il quale, proprio dalle colonne di “Irpinia News”, lo aveva duramente attaccato. Il sindaco di Forino, Antonio Olivieri, risponde e contrattacca. “Sono sereno. Se questa esperienza amministrativa dovesse finire in anticipo, sono pronto a ricandidarmi e a vincere di nuovo. Già mi sento in campagna elettorale”.

Le idee sono chiare. Anche nel ripercorre le ultime vicende. Gli domandiamo delle dimissioni del vicesindaco Lanzetta. “Ho creduto tanto in lui. Penso a quel che ha fatto tutti i giorni e non riesco ancora a spiegarmelo. Nonostante non avessimo accordi pre-elettorali, gli ho dato massima fiducia, riconoscendo appieno la sua storia, il suo passato. Gli ho dato le deleghe più importanti e piena autonomia. Ma un sindaco non può restare fermo difronte al totale immobilismo, all’assenza, alla mancanza di confronto. E’ normale prendere decisioni anche drastiche. I fatti parlano chiaro: in tre anni non c’è stato nessun atto degno di questo nome da parte di Lanzetta. Credo che se si fosse dimesso prima, avrebbe fatto bene. Nessuno si sarebbe accorto della sua assenza. Si sarebbe dovuto dimettere perché non ha fatto nulla, inutile trovare ora scuse e pretesti. Con lui – prosegue Olivieri – a questo punto i rapporti sono completamente chiusi. Prima di essere amministratori comunali, occorre essere uomini. E’ assurdo che io venga a sapere delle sue dimissioni dai giornali e non dalla sua viva voce. Sono sicuro che alle prossime elezioni sarà, ancora una volta, il secondo di qualcuno”.

Questione rimpasto in giunta, altro motivo del contendere. “C’erano – dice il sindaco di Forino – degli accordi presi prima di iniziare questa sfida. Sì, sfida, perché noi siamo stati bravi ad abbattere un vero e proprio sistema di potere. Ebbene, come dicevo, sin dall’inizio ero stato chiaro, lo avevo detto che, al di là di come fossero andate le elezioni, avrei coinvolto tutta la squadra, l’intero gruppo che mi ha accompagnato. Tutti ne erano a conoscenza, nessuno lo può negare. Mi dispiace che, adesso, qualcuno faccia finta di non saperlo”.

Olivieri dice di non temere un’eventuale mozione di sfiducia. “Ben venga, vogliamo vedere fino a che punto sono in grado di arrivare i nostri oppositori, vecchi e nuovi. A noi le elezioni non ci spaventano. I cittadini sono con noi. Siamo consapevoli che in questo momento non c’è una maggioranza ma, le ripeto, non temo la mozione di sfiducia. Se dovessero mandarci a casa, io continuerò a girare per strada a testa alta. In tre anni, ho passato più tempo nelle stanze del Comune di Forino che a casa mia. Ho la coscienza a posto, ho fatto il massimo e questo la gente lo sa bene. Perciò sono tranquillo, molto tranquillo”.

Nell’intervista a “Irpinia News”, il capogruppo dell’opposizione, D’Argenio, ha affermato di aver sempre offerto collaborazione all’amministrazione. “Guardi – dice il sindaco – è difficile dialogare con una persona arrogante. E’ difficile dialogare con una persona che è tra i responsabili dei guai di Forino degli ultimi 30 anni. Non dialogo con lui, quindi. E nemmeno con gli altri, anche se devo dire che la minoranza è molto compatta in questa consiliatura. Inoltre, a me non piace mescolare le carte. Se riuscirò ad andare avanti con la mia maggioranza, va bene. Altrimenti che la parola torni ai cittadini. Come le dicevo, io già mi sento in campagna elettorale. Sono pronto. A vincere”.

La lettera indirizzata a D’Argenio

Caro Consigliere D’Argenio, sono legato alla poltrona, ha ragione lei. A quella poltrona che i forinesi tre anni fa hanno consegnato a me e non a lei. A quella poltrona che “riscaldo”, ininterrottamente, sin dal primo giorno di mandato e che lascerò solo se mi verrà sottratta. Il mio impegno, morale prima ed istituzionale poi, mi impone di restare in carica, in una situazione sociale mai così grave come ora. Forse sarà l’età, caro Ingegnere, ma si è reso conto della situazione che ci circonda?? MAI lascerò il paese che mi ha eletto in un momento storico del genere. MAI lascerò i MIEI concittadini allo sbando in un momento tanto delicato per la nostra comunità. Si dia pace, Ingegnere, e, alla sua età, si riposi. Le dimissioni non fanno parte dei miei pensieri. In questi ultimi, invece, ci sono le soluzioni per venire fuori da questo contesto che definirei tragico. La maleducazione e l’arroganza, qualità che le appartengono, generano irritazione, mi fa, dunque, piacere sapere che lei per me provi tenerezza. Quest’ultima è sempre figlia di educazione e umiltà.

Proprio lei si permette di parlare e fare la morale, lei che, a capo dell’ufficio tecnico del Comune di Forino per oltre 30 anni, ha lasciato in eredità alla Comunità Forinese solo sfaceli, lavori ed opere pubbliche completamente bloccate e una marea di questioni irrisolte. La sua non elezione testimonia, in maniera palese, il suo fallimento. Lei veramente è l’ultima persona che potrebbe parlare.

Negli ultimi 5 anni, dichiara, di aver preso 10 milioni di finanziamenti: quali sono? E soprattutto: dove sono? Non prova vergogna a rilasciare simili dichiarazioni che non hanno un minimo di verità. Io mi guardo intorno e della sua esperienza, di cui tanto si loda, vedo solo buchi neri a cui questa Amministrazione sta rimediando. La scuola elementare di via Marconi e la struttura sportiva polivalente di via Vaticali sono gli esempi più lampanti della sua incapacità.

Finalmente, con questa Amministrazione, siamo riusciti ad ottenere un finanziamento fondamentale di 160mila euro, interamente da dedicare alla progettazione per mitigare il rischio allagamenti della Piana di Celzi. Non siamo corsi dietro a singoli bandi ma abbiamo posto l’attenzione nel reperire le risorse necessarie per progettare un intervento complessivo. La mancanza perenne, in questi anni, di una progettualità seria e ben fatta, è stato il grande limite a cui stiamo ponendo rimedio. Da qui a qualche mese altri 2 milioni e mezzo di euro saranno a disposizione per la problematica allagamenti. Questi sono fatti e non parole al vento come le sue, Consigliere D’Argenio. Inoltre nel bilancio di previsione che, da qui a poco andremo ad approvare, abbiamo inserito 20mila euro come sostegno e ristoro alle famiglie di Celzi duramente colpite in questi ultimi eventi dell’inverno scorso.

Il Consigliere D’Argenio ricompare dopo tre anni di silenzio, giusti, non segue minimamente l’attività amministrativa, né ha alcun contatto con la comunità forinese e quindi comprendo che non sa assolutamente niente del nostro amministrare tra cui figura la riorganizzazione degli uffici. Sono state create due distinte aree tecniche: una si occupa di lavori pubblici, l’altra di urbanistica, entrambe con responsabili con contratto di lavoro full time.

D’Argenio, si informasse prima di sparare inesattezze a ripetizione. Inoltre, questa Amministrazione, ha programmato l’inserimento nel proprio personale di una figura che, da troppo tempo, mancava e su cui crediamo molto che è quella del Comandante della Polizia Municipale.

Sulla gestione della pandemia da Covid-19 a parlare sono sempre e solo i fatti e la comunità forinese sa bene, a differenza del Consigliere non forinese, che questa si è gestita in maniera attenta e seria. In NOI i Cittadini hanno trovato un punto di riferimento e la piena e massima disponibilità a qualunque ora del giorno e della notte. A testimoniarlo sono circostanze e fatti e le tante iniziative messe in campo. Una costante e precisa comunicazione ha sempre informato sugli sviluppi della situazione epidemiologica locale.

Tanti obiettivi questa Amministrazione ha raggiunto e, ovviamente, il Consigliere D’Argenio non li evidenzia: NOI stiamo ripristinando l’impianto di sollevamento a Celzi, opera strategica per il nostro Comune; NOI siamo prossimi a svuotare le vasche di laminazione e a ripulire l’area degli ex prefabbricati di Petruro; NOI stiamo sbrogliando la complessa matassa dell’ex scuola di via Marconi, questione che stiamo combattendo per colpa sua, caro Ingegnere; NOI abbiamo messo in esercizio il nuovo serbatoio idrico che da anni dormiva;  NOI abbiamo iniziato e concluso i lavori di ristrutturazione di Palazzo Rossi; NOI abbiamo eseguito una serie di attenti interventi sulle scuole che ha permesso il regolare svolgimento delle attività scolastiche; NOI stiamo completamente rifacendo il campetto playground, in località Casaldamato, struttura a dir poco indecorosa ma sa, mi rendo conto che forse, lei, quella località del paese neppure la conosce; NOI abbiamo proceduto a bitumare i tratti di strada maggiormente malmessi; NOI ci siamo impegnati per far risolvere l’annoso problema sull’ex SS. 88; NOI stiamo ripristinando tutti i pali fotovoltaici da anni e anni non funzionanti; NOI abbiamo programmato e progettato tutti una serie di interventi di cui, da qui a qualche anno, vedremo i frutti; NOI vogliamo ridare alla comunità la struttura sportiva polivalente; NOI amiamo Forino.

A noi non interessa assolutamente la sua esperienza ché ha già dimostrato quanto valeva e vale. Forino non meritava e non merita D’Argenio.