Ormai sulla via della morte, ma non certificata. E’ lo strano caso avvenuto a Lioni dove una 87enne, Maria Felicia Pagnotta è finita nella bara per diverse ore prima di aver esalato l’ultimo respiro. Una vicenda che ha fatto il giro del Paese. I familiari erano convinti che la loro congiunta fosse ormai un cadavere, tanto da avvertire le pompe funebri che avevano allestito la camera con candelabri, deposto la signora nella bara scelta e messole anche il rosario tra le mani. L’arrivo successivo del medico, deputato a constatare il decesso della donna, ha fatto scoprire che la frequenza cardiaca, il respiro impercettibile ma esistente e una saturazione del sangue all’ottanta per cento aveva fatto piombare la donna in uno stato comatoso, ma non l’avevano uccisa. Dopo aver constatato che in quel corpo c’erano ancora soffi di vita i familiari sono rimasti ovviamente sconvolti e gli uomini delle pompe funebri hanno provveduto a riposizionare la donna nel suo letto. Ma le condizioni di Maria Felicia erano davvero critiche tanto è vero che, dopo molte ore, il suo cuore ha smesso di battere, uccidendola “per la seconda volta” e definitivamente, con tanto di certificato del medico.
Redazione Irpinia
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