Nomine Asl/Ept: spunta Sicuranza. Non scontata la riconferma di Barile

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Nomine manager: oggi pomeriggio alle 16.30 l’ennesimo conclave dal quale usciranno fuori le limature apripista per i neo vertici delle Asl campane. Dopo la riunione fiume di ieri mattina, un dato certo è venuto fuori: un minuto prima di varare le undici nomine bisognerà approvare in giunta la proposta di legge sui criteri di nomina dei primari. Poi si metterà mano ai manager di Asl e ospedali in scadenza a fine anno. In pole position: Giuseppe Rosato esponente avellinese della Margherita sarà designato al Moscati come manager, D’Auria alla Napoli 3 o all’ospedale di Caserta, Mininni alla guida del Santobono, De Stefano alla Asl di Benevento, Pagano alla Salerno 3, Carli alla Napoli 5, Salvatore alla Napoli 2. Anche se c’è da dire che avanza l’ipotesi di un posizionamento di tutto rispetto per il fedelissimo demitiano Gaetano Sicuranza presidente della Comunità Montana Alta Irpinia, nonché consigliere comunale di Sant’Angelo dei Lombardi ed esperto del settore sanitario campano.
Ad ogni modo bisognerà fare i conti con i numeri delle postazioni a disposizione. Undici in tutto, tre in meno rispetto alle richieste avanzate dai partiti del centrosinistra. Sarà l’assessore Angelo Montemarano a compilare, su indicazione dei partiti, la lista da sottoporre al governatore Antonio Bassolino, che dovrà firmare i decreti di nomina. In queste ore, grande attivismo del leader nuscano Ciriaco De Mita, che nella qualità di segretario regionale del fiorellino cerca di posizionare nel miglior modo possibile, uomini di fiducia del partito nei posti chiave. Anche per l’Ept, la strategia dei partiti è indirizzata al “controllo” dei vertici che contano cercando di venire incontro alle promozioni e posizionando i tasselli avendo a disposizione ben venti commissari tra Ept e aziende. Nelle ultimissime ore, le voci dei beninformati danno non assolutamente scontata la riconferma del presidente dell’Ente del Turismo di Avellino Santino Barile. Per l’atripaldese, la riconferma dipenderà dagli “equilibri” che occorrerà posizionare in Irpinia e all’interno delle sollecitazioni avanzate da dirigenti della Margherita per favorire un ricambio.

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