No terzo mandato, da De Luca a Martusciello: le prime reazioni

0
1827

“Straordinaria performance giuridica dell’Alta Corte. Accolta una tesi strampalata, progettata in udienza, che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti. La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti”. E’ il primo commento del diretto interessato Vincenzo De Luca dopo la pronuncia della Consulta che ha dichiarato incostituzionale la legge regionale che avrebbe consentito al governatore di tentare la terza volta alla presidenza della Regione.

“De Luca sbaglia, la legge è uguale per tutti. E guarda ai fatti. E i fatti dicono che il terzo non si può fare. Punto”. Gli ribatte la consigliera regionale campana di Fratelli d’Italia Maria Grazia Di Scala per la quale, “al di là dei tecnicismi giuridici e delle semplificazioni sarebbe stato preferibile che a chiudere l’era De Luca e dei suoi disastri fossero state le urne e non una sentenza”.

Antonio Misiani, commissario Pd Campania, dichiara: “Prendiamo atto della sentenza della Corte Costituzionale. Ora abbiamo la responsabilita’ di aprire tutti insieme, anche con chi ha guidato la Regione Campania in questi anni e con il partito campano, una pagina nuova, lavorando al progetto e alla coalizione di governo per la prossima legislatura, nella consapevolezza che quella campana sara’ la sfida piu’ importante della prossima tornata di elezioni regionali. Il nostro obiettivo come abbiamo detto chiaramente ben prima di oggi e partendo dal lavoro importante messo in campo in questi dieci anni di governo della regione, e’ la costruzione di una coalizione progressista che unisca tutte le forze politiche e civiche alternative alla destra, sul modello dell’alleanza che nel 2021 ha portato alla vittoria a Napoli e sulla base della condivisione di un programma di governo per la Campania”.
“La vittoria della legalità”. Così Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, sulla decisione della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge di Vincenzo De Luca per garantirsi la candidatura a un terzo mandato alla guida di Palazzo Santa Lucia.
Tommasetti ha commentato cosi’ la decisione della Consulta: “Uno sperpero di denaro che ha tenuto la Regione bloccata per sette mesi – sentenzia – Eravamo certi di questa decisione che finalmente ristabilisce la verità e apre
la strada a una normale sfida elettorale. Nel caso di De Luca non si è mai trattato del terzo mandato ma di una legge ad personam contro cui abbiamo condotto una battaglia sacrosanta, che oggi ha dato i suoi frutti. Ora tutti al lavoro come Lega e centrodestra in
vista del voto”.

“È finita. Ora basta: mettiamoci in cammino – commenta invece Tonino Scala, Segretario Regionale di Sinistra Italiana Campania che continua – La discussione sul terzo mandato si chiude – almeno lo speriamo – con la parola fine a una telenovela degna del palinsesto pomeridiano della terza rete. Una vicenda che, al di là degli aspetti formali, ha paralizzato il dibattito politico e istituzionale di questa Regione, distogliendo l’attenzione dai veri problemi che affliggono quotidianamente i cittadini campani. Sinistra Italiana aveva già denunciato, in tempi non sospetti, l’incostituzionalità del provvedimento nel momento stesso in cui il Consiglio Regionale decise di discutere una norma che, di fatto, tentava per la seconda volta di aggirare una legge costituzionale chiara e inequivocabile. Ora possiamo – si spera definitivamente – voltare pagina su quest’ennesima brutta parentesi della nostra storia istituzionale. Ma sia chiaro: il punto non è mai stato Vincenzo sì o Vincenzo no, o se il terzo mandato fosse legittimo o meno. Il nodo vero, quello su cui ci si dovrebbe confrontare seriamente, è come è stata governata questa Regione negli ultimi anni. La risposta è sotto gli occhi di tutti: male. Basta guardare alla sanità pubblica, allo stato in cui versa il nostro territorio, alla deriva urbanistica favorita da normative che consentono continue deroghe, al disastro dei trasporti e alla gestione fallimentare dei beni comuni. Questo è il bilancio di un’esperienza amministrativa che ha prodotto disuguaglianze, precarietà e isolamento. Serve un cambio di passo, serio, concreto, coraggioso. Sinistra Italiana è pronta da tempo. Abbiamo chiesto mesi fa l’apertura di un tavolo per costruire un’alternativa, ben prima che il calendario ci portasse al 2025. Per noi il punto di partenza non è il nome del candidato o della candidata alla guida della Regione. Prima vengono le idee, il progetto, la visione. Quando la politica ritrova la sua centralità e il confronto torna a essere collettivo e partecipato, le figure migliori emergono naturalmente. È il momento di mettersi al lavoro. Senza tentennamenti, senza ulteriori perdite di tempo. Serve costruire una nuova idea di Campania, una Regione che non ruoti più attorno al destino di una singola persona, ma che rimetta al centro i bisogni e i diritti delle cittadine e dei cittadini che oggi vivono in una terra che langue” conclude Scala.

Infine Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia, ha inviato una lettera ai segretari provinciali del partito per annunciare l’apertura delle liste e una nuova fase di dialogo politico. “Forza Italia è pronta al dialogo con tutti i consiglieri di centro che hanno condiviso un percorso con De Luca e che da oggi possono sentirsi liberi di fare scelte diverse. Siamo pronti a valutare la loro adesione a un progetto di cambiamento – scrive Martusciello – offrendo loro una casa in cui non sentirsi ospiti.  I coordinatori provinciali – conclude il numero uno degli azzurri campani – apriranno le liste con serietà e consapevoli della responsabilità del momento”.