“No ai fuochi d’artificio”. Il sindaco snobba le richieste di numerose associazioni animaliste (e non solo)

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“I fuochi pirotecnici non sono una “tradizione” da bandire solo a Natale”. Anpana Avellino Natura, Aps Sos Natura, Il rifugio di Camilla, Enpa, associazione Mabello Onlus, associazione no profit “Una zampa sul cuore” e Aipa Aps, lanciano l’ennesimo appella all’amministrazione comunale del capoluogo affinché non si tengano fuochi d’artificio del prossimo 15 agosto. Purtroppo, però, il sindaco Festa sembra essere “sordo” alle esigenze delle associazioni ma, soprattutto, a quelle degli animali.

A ferragosto, infatti, nel programma del “Summer Fest”, sono previsti i fuochi d’artificio. Il primo cittadino, insomma, procede per la sua strada. Le associazioni più volte hanno sollecitato il Comune a fare un passo indietro, con una serie di missive.

Ecco il contenuto di una di queste. “Visto il dialogo in corso tra il Comune di Avellino e le associazioni protezionistiche, le scriventi associazioni ritengono opportuno rappresentare la propria opinione e contestare eventuali spettacoli pirotecnici nelle prossime manifestazioni estive ad Avellino”.

“I fuochi pirotecnici non sono una “tradizione” da bandire solo a Natale! Come risaputo, non si tratta più soltanto di una questione etica dovuta al rispetto per il benessere degli animali. Ormai le implicazioni ambientali sono evidenti ed è necessario scongiurare ulteriori peggioramenti della qualità dell’aria, direttamente causati dalle polveri sottili sprigionate dai fuochi pirotecnici che metterebbero subito in allarme le centraline ARPAC ed AURA – così come accadde anche l’anno scorso (addirittura si verificò anche un incendio nei terreni vicini al parcheggio dello Stadio)”.

“Certamente auspicheremmo un ripensamento da parte di Codesta Amministrazione sulla questione di cui sopra che andrebbe a confermare la buona volontà di cui il Sindaco in primis ha già dato dimostrazione in questi mesi di dialogo con gli scriventi mettendo in campo una serie di iniziative che mai in passato erano state adottate”.

Purtroppo, le richieste delle associazioni – siamo certi che vengono condivise da un’ampia fetta di avellinesi – sono finite nel “cestino”.