Neve e gelo, l’Irpinia fa la conta dei danni. E non finisce qui

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Benevento

Pasquale Manganiello – Le continue precipitazioni di questi giorni ed il clima gelido che stanno colpendo l’Irpinia dall’inizio del mese non tendono a fermarsi.

Gelate intense sono previste anche questa sera, una situazione che sta causando disagi enormi, menzionati anche dai Tg nazionali, come il black out dell’erogazione idrica nelle ore serali e notturne, lo stress e le perdite subite dalle attività commerciali, il rischio enorme per i raccolti.

Stamane in Regione Campania si è tenuta una specifica audizione  alla quale hanno partecipato il consigliere Petracca, il consigliere all’Agricoltura Franco Alfieri e le organizzazioni di categoria. Obiettivo della riunione è stato quello di illustrare lo stato del settore agricolo alla luce dell’evidente prolungarsi dell’emergenza meteo che sta interessando il territorio regionale ormai da due settimane.

La Regione Campania ha già avviato l’iter per il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Certo è che molte Amministrazioni, nonostante i continui bollettini di allerta da parte della Protezione civile, si sono fatte trovare impreparate.

Un intero sistema che ha fatto scorgere tutte le proprie falle nonostante quella di questi giorni non sia stata, evidentemente, la nevicata del secolo. La continua condizione di emergenza è figlia di una gestione approssimativa se si è andati incontro subito a strade e scuole chiuse, uffici irraggiungibili, città capoluogo impraticabile, mezzi pubblici paralizzati, sistema idrico in gravi difficoltà, marciapiedi ghiacciati e, addirittura, autostrada off-limits.

C’è da chiedersi come operino in altre parti del mondo dove convivere con condizioni climatiche ancora peggiori di queste è la quotidianità e dove tutto funziona alla perfezione.

C’è da chiedersi quando questo stato di arretratezza e mediocrità, questa deludente improvvisazione, questo continuo versare nell’emergenza più assurda, lascino spazio davvero a programmazione, qualità e responsabilità nelle scelte amministrative.

Intanto, le previsioni non sorridono per i prossimi giorni.

Le lamentele e le proteste non servono a nulla se tra qualche mese, quando un sole alto farà capolino sulla nostra testa in riva al mare, tutto questo sarà dimenticato: tra un anno, infatti, non sarà cambiato niente.