Neonato morto nella scarpata ucciso da un ramo di 30 centimetri. Funerali, sarà lutto cittadino a Quadrelle

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Ad uccidere Lorenzo, il neonato di 4 mesi trovato morto in una scarpata nel Beneventano tra domenica e lunedì scorso, sono state le ferite inferte con un pezzo di legno, un ramo di un albero di circa 30 centimetri. Quei colpi al volto e alla testa hanno fracassato il piccolo cranio del bambino. Lo stabilisce l’autopsia eseguita dal medico locale, Emilio D’Oro. L’esame conferma i primi sospetti e la ricostruzione effettuata dai carabinieri poche ore il ritrovamento del cadavere nel dirupo che costeggia la Statale 372 Telesina, nei pressi di Solopaca.

La principale indiziata per l’infanticidio è la madre del neonato, per cui il Gip del Tribunale di Benevento ha disposto la custodia cautelare in carcere nella città campana. La donna di 34 anni viene sorvegliata a vista in cella. Secondo quanto trapela da ambienti investigativi la donna, affetta da disabilità (è sordomuta), dopo aver litigato col suo convivente, padre del neonato, domenica scorsa ha deciso di allontanarsi da Quadrelle, dove abita, a bordo della sua auto. Lungo la strada, dopo aver urtato il guardrail della corsia opposta al senso di marcia, ha gettato il neonato nella scarpata.

Ed è qui che l’autopsia conferma la versione degli inquirenti: la madre avrebbe raggiunto il figlioletto e, non fermandosi davanti al pianto del bambino, ferito nella caduta, si sarebbe accanita contro di lui colpendolo con un ramo. Il legale dell’accusata sarebbe orientato a chiedere una consulenza psichiatrica per stabilire le condizioni psichiche della donna.

Il Comune di Quadrelle, intanto, ha deciso di dichiarare il lutto cittadino nel giorno dei funerali.