San Martino Valle Caudina – Questa mattina all’alba il blitz, coordinato dai comandi provinciali dei carabinieri di Avellino e Benevento, scattato dopo lunghe e complesse indagini, partite nel 2005. L’inchiesta, denominata “Caudium”, ha portato in carcere anche Gennaro Pagnozzi, che per le condizioni di salute, incompatibili con il regime carcerario, tornerà in giornata agli arresti domiciliari. Per altri due il provvedimento è stato notificato presso il carcere di Poggioreale, nel quali si trovano rinchiusi per altra causa. Due persone coinvolte nel blitz sono riuscite a sfuggire( si tratta di Paolo Pagnozzi e Umberto Vitagliano) e sono attivamente ricercati. In totale le ordinanze di custodia cautelare sono sei e riguardano: Gennaro Pagnozzi di 68 anni; Paolo Pagnozzi di 46 anni originario di Napoli, residente a San Martino Valle Caudina; Clemente Caliendo 49 anni originario di Santa Maria a Vico, residente a San Martino Valle Caudina; Umberto Vitagliano 43 anni di Montesarchio, residente nel comune caudino; Gerardo Marino di 53 anni originario di San Martino Valle Caudina, residente a Casagiove e Vittorio Marro di 43 anni di Cervinara. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Tribunale di Napoli, sesta sezione e consegue alla sentenza emessa dalla Corte di Cassazione che aveva rigettato il ricorso presentato dalla difesa degli indagati. In pratica la Corte ha riconosciuto agli indagati ulteriori reati, rispetto a quelli contestati dal tribunale di Napoli nel 2005, ritenendoli responsabili anche di estorsione, usura ed altro in danno di alcune imprese edili e commerciali operanti nella valle Caudina. I fatti risalirebbero al 2003.
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