Alfredo Picariello – Informare per includere. Parte dall’Istituto comprensivo “Perna Alighieri” un progetto pilota che mira a coinvolgere anche altre scuole della città di Avellino. In primo piano la disabilità, trasformandola in una risorsa, in quell’elemento in più che molti, purtroppo, non vedono e fanno finta di non capire.
“La nostra scuola – afferma Attilio Lieto, dirigente scolastico del “Perna Alighieri” – è molto inclusiva. Abbiamo 53 alunni speciali, di cui il 70% sono ragazzi autistici. Il nostro progetto proseguirà per tutto l’anno scolastico e si estenderà anche agli altri istituti. L’obiettivo è favorire il contatto tra insegnanti e specialisti, varie figure di specialisti. Saranno analizzati i bisogni degli alunni, dei docenti e dei genitori e saranno messe in atto le soluzioni più adeguate. Gli specialisti sono a nostra disposizione in maniera gratuita. Terremo informati anche gli alunni, perché l’informazione è un passaggio fondamentale”.
“Occorre includere a 360 gradi – prosegue Lieto – , occorre creare una cultura dell’inclusione, favorendo un’inclusione vera. Questa scuola è da sempre molto sensibile verso questa tematica, l’anno scorso i docenti hanno dato vita a varie iniziative di propria spontanea volontà. Quest’anno abbiamo deciso di aderire al progetto che ci è stato proposto dal genitore di un bimbo autistico perché è necessario affiancare ai docenti ed ai genitori persone specializzate”.
La partenza del progetto ha visto una massiccia adesione all’interno dell’auditorium del “Perna Alighieri”. Presente anche il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che ha insistito sulla necessità di fare squadra tra istituzioni, scuola, genitori e associazioni. Si sono poi alternati gli interventi della professoressa Elena Maffei, del professore Roberto Barbaro, coordinatore dei docenti di sostegno, che ha spiegato come è nata l’idea di un progetto pilota sull’inclusione scolastica dei disabili.
Il dottore Paolo Maietta, psicologo, piscoterapeuta e supervisore cognitivo comportamentale, ideatore del progetto “Terapia multi sistemica in acqua”, ha parlato della disabilità nella vita sociale. Sono poi intervenute la professoressa associata in Pedagogia generale e sociale dell’Università di Salerno, Emiliana Mannese, la presidente Angsa Campania Claudia Nicchiniello e la psicologa Enza Beneduce.