‘Ndrangheta, maxi operazione da 186 arresti: in manette anche un residente in Irpinia

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E’ stata soprannominata “Stige” l’operazione della Dda di Catanzaro che ha portato all’arresto di ben 186 indagati tra la Calabria, l’Emilia Romagna, il Veneto, il Lazio, la Lombardia, la Campania e la Germania. Un’inchiesta sulla cosca di ‘ndrangheta Farao-Marincola dell’area di Cirò Marina in provincia di Crotone, delegata dalla Procura ai carabinieri del Ros e del comando provinciale crotonese.

I suoi referenti, con affiliati e imprenditori collusi e politici locali, controllavano vaste zone di territorio con affari anche in nord Italia e in Germania, tra l’Assia e la città di Stoccarda.

I principali business della cosca riguardavano il commercio di vino, ristoranti, raccolta e riciclaggio della plastica, commercio del pesce, lavanderia industriale, distribuzione bevande, agenzie immobiliari, onoranze funebri e, più di recente, la gestione dei servizi di accoglienza migranti.

Tra gli arrestati anche A.T., un imprenditore napoletano 36enne, residente a Teora in provincia di Avellino e domiciliato a Cardito. E’ stato accusato di concorso esterno in associazione camorristica e concorso in peculato per la gestione e amministrazione di un centro di accoglienza per migranti minorenni non accompagnati, la «Casa di cura clinica Sant’Antonio», a Cirò Marina. L’uomo gestiva anche un centro di accoglienza migranti a Dugenta in provincia di Benevento e un altro centro ad Afragola.