Natale, Mancusi: “Eventi in tutte le periferie”. Cipriano: “Rischio contributificio. Inutile il concertone da 80 mila euro”

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Marco Imbimbo – Il programma di Natale è pronto, anzi i programmi visto che riguarderanno due fonti di finanziamento, Poc cultura (150 mila euro) e Poc teatro (175 mila euro) e altrettanti assessorati, “Cultura” ed “Eventi”. Ci saranno eventi teatrali nelle periferie, luminarie, casette con prodotti tipici locali, openart e il concertone di Capodanno, per il quale è stata prevista una somma di 80 mila euro. Tutto già stabilito, tranne l’artista di fine anno.

Ora bisognerà attivare le procedure, tra variazioni di bilancio e bandi di gara per affidare la gestione dei due cartelloni, anche se su quest’ultimo punto, Luca Cipriano annuncia: «Rischiamo di ritrovarci di fronte a un “contributificio” visto che, di fatto, gli artisti, le associazioni e i contributi da erogare sono già stabiliti. Quindi chi si aggiudicherà il bando non dovrà fare altro che eseguire quanto già previsto».

Gli eventi natalizi sono stati illustrati al tavolo della commissione Cultura, presieduta da Cipriano, a cui hanno partecipato gli assessori Maura Sarno (Eventi) e Michela Mancusi (Cultura). Quest’ultima ha redatto il cartellone degli eventi che si terranno nelle periferie, finanziati con il Poc teatro da 175 mila euro, ma in cui rientrerà anche il concertone di Capodanno.

«La proposta viene da varie associazioni presenti nei “cantieri culturali permanenti” e si articolerà in 7 quartieri periferici, prendendo come palcoscenico le chiese di quartiere – spiega Mancusi. A ciò si aggiunge il teatro Clan H che presenterà uno spettacolo in ogni quartiere».

Trattandosi di fondi destinati al “Gesualdo”, verrà coinvolto anche il Massimo cittadino con «la proposta del consorzio teatri irpini, sempre veicolata dai cantieri culturali – prosegue Mancusi. L’obiettivo è far vivere il teatro un’intera giornata attraverso danza, cabaret, mostre. Mentre presso l’auditorium del Roseto ci sarà la manifestazione “Erranza – migrazioni per l’anima”». Da Piazza Libertà per arrivare in tutte le periferie, invece, prenderà il via “Salotto danza” sotto la direzione artistica di Adriana Borriello.

«Villa Amendola ospiterà, tutti i martedì e giovedì, la rassegna “Pensieri abitati” con la presentazione di artisti musicali – aggiunge Mancusi. Inoltre abbiamo riproposto il festival di letteratura per bambini “Incantautori in città”. Anche il premio “Camillo Marino” rientrerà nei Poc e si svolgerà al “Gesualdo”, ma dopo il periodo natalizio».

Un cartellone, dunque, già predisposto in ogni dettaglio, tra artisti e contributi, anche se ieri mattina l’assessore De Angelis aveva annunciato che non ci sarebbero stati affidamenti diretti, ma il tutto sarebbe avvenuto tramite due bandi di gara, uno per ogni Poc. «Affidiamo la gestione dei servizi tramite bando – precisa Mancusi – invece la direzione artistica è dei  “cantieri culturali”».

Quest’ultimo aspetto, ma non solo questo, non ha convinto il presidente di commissione, Cipriano, che ha parlato di «contributificio mascherato», sottolineando come siano stati già definiti artisti e contributi, mentre di fatto tramite bando verrà semplicemente individuato «il soggetto che dovrà pagare queste associazioni – sottolinea Cipriano. Forse proceduralmente sarà corretto, ma almeno si abbia il coraggio di assumere delle scelte in maniera diretta invece di mascherare il tutto attraverso la retorica o i cantieri permanenti. Ho ricordato all’assessore alla Cultura che, in passato, questa si chiamava la politica del contributo. Se prima si bussava alla porta dell’assessore di turno per ricevere un contributo, ora si otterrà lo stesso questo contributo, ma attraverso una procedura più lunga, con l’intermediazione di chi si aggiudicherà il bando».

Entrando nel merito della programmazione, Cipriano sottolinea come, nonostante verrà utilizzato un Poc da 175 mila euro destinato al “Gesualdo”, saranno «pochi gli spettacoli che verranno realizzati all’interno del teatro stesso». Inoltre ha sollevato perplessità sull’opportunità di spendere 80 mila euro per il concertone di Capodanno: «Ho suggerito di stornare quei fondi a favore di più eventi da fare all’interno del teatro – spiega Cipriano. Inoltre c’è da valutare la realizzazione del festival “Camillo Marino” che non credo possa essere inserito nel Poc teatro. Insomma, prendo atto che c’è un lavoro svolto e una grossa dotazione economica, perché parliamo di oltre 300 mila euro ereditati, ma non posso dirmi soddisfatto su tutto».

Ora mancano tutti i passaggi propedeutici a rendere operativi i due cartelloni che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbero partire il 24 novembre. La giunta dovrà approvare le variazioni di bilancio, inviare alla Regione i due progetti esecutivi e firmare le relative convenzioni, poi bisognerà indire le gare per individuare i fornitori di servizi. «C’è una tempistica abbastanza importante da portare avanti che si incrocia con l’instabilità generale, quindi è evidente che questo non aiuto. Il Natale potrebbe essere a rischio – annuncia Cipriano – tra l’altro non conosciamo nemmeno il futuro finanziario dell’ente. Ovviamente, però, nessuno vuole fare dell’ostruzionismo sul Natale. La commissione ha espresso le sue posizioni, alcune cose sono risultate condivisibili, altre meno. Sulla carta c’è la possibilità di un bel programma natalizio, sta a loro andarlo a realizzare. Se l’amministrazione predispone in tempo gli atti, allora il Natale si fa. Spetta a loro».

Mentre sullo scontro tra assessore Sarno e alcune associazioni di commercianti, Cipriano spiega: «Sono state espresse delle criticità rispetto al progetto, ma da parte dell’assessore non c’è stata volontà di procedere con ulteriori mediazioni. Quindi è un programma che non accontenta tutti, ma lascia l’amaro in bocca a molti commercianti e questa cosa poteva essere evitata vista la grande mole di denaro a disposizione».