Natale in Ciad per i militari del 232° reggimento di Avellino

0
300

Ciad – Dal 5 di novembre scorso sono presenti in Ciad, nell’ambito dell’operazione “Nicole” una ventina di militari effettivi al 232° reggimento trasmissioni di Avellino, comandato in patria dal Colonnello Alfonso Manfredi. Non è la prima volta che personale del reggimento si trova in Africa. Rileggendo le origini storiche, già nel dicembre del 1942 una compagnia ha partecipato ai cicli operativi in Africa settentrionale. Agli uomini della compagnia del 232° reggimento trasmissioni, comandati dal Tenente Pietro Cassarisi, è stato affidato il compito di garantire il sistema di telecomunicazione idoneo a supportare il Contingente nazionale schierato in teatro operativo. Collegamenti satellitari, reti radio, telefoniche ed informatiche ad alta performance garantiscono il continuo, ridondante e sicuro contatto con l’Italia.
L’arma delle trasmissioni, chiamata dalla necessità sempre crescente di collegamenti veloci, sicuri e durevoli, ha sviluppato capacità professionali prendendo parte, in virtù della loro specificità basilare nelle strutture di comando e controllo, a tutte le missioni fuori area. La decisione di inviare in Ciad una compagnia C4 all’interno di un Contingente limitato nel numero, mette in rilievo l’importanza che le comunicazioni rappresentano per il personale che opera ad Abechè.
La missione africana rientra nell’ambito della risoluzione 1778, del 25 settembre 2007, dove il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha autorizzato il dispiegamento nella Repubblica Centro Africana e nella Repubblica del Ciad di un Contingente militare a guida Unione Europea (EUFOR) in supporto alla missione delle Nazioni Unite (MINUCART) con lo scopo di contribuire alla stabilizzazione dell’area con il confinante Darfur, al fine di facilitare la distribuzione degli aiuti umanitari, contribuire alla protezione dei civili e favorire il ritorno dei profughi. Compito dei militari italiani è garantire il sostegno sanitario al personale EUFOR, al personale civile dell’UE, ai civili feriti e di assistenza umanitaria alla popolazione locale.
Il contingente italiano è schierato ad Abechè, quarta città del Ciad e capoluogo della provincia di Ouaddai con una popolazione di circa 80mila persone. Proprio qui è schierato un Ospedale da Campo Militare, intitolato al tenente colonnello medico Antonio Stella, prematuramente scomparso alcuni anni fa. L’ospedale da campo viene supportato dagli assetti logistici e delle comunicazioni composti da militari provenienti dal 10° reggimento di manovra di Persano e dal 232° reggimento di trasmissioni di Avellino. Oltre al sostegno logistico a favore dell’ ospedale da campo, intensa è l’attività umanitaria a favore della popolazione locale. Infatti, in questo primo mese di attività, è stata donata all’ospedale civile regionale un’ambulanza per il primo soccorso oltre a farmaci e presidi sanitari. Al locale orfanotrofio sono stati donati aiuti umanitari arrivati direttamente dall’Italia grazie alla generosità della città di Vicenza.
Alle piogge che in questi giorni imperversano sull’ Italia si contrappone il caldo ed afoso sole del Ciad. Anche se la situazione climatica è diversa, con l’avvicinarsi delle festività natalizie fervono preparativi per festeggiare questa ricorrenza all’interno della base. Un albero di natale in legno, stelle comete e luminarie sono i segni tradizionali che faranno vivere questo natale un po’ particolare agli uomini della task force “Ippocrate” che continueranno a garantire, anche in questo periodo, lontano dai loro affetti familiari, il puntuale e prezioso sostegno sanitario al centro dell’ Africa. La rappresentazione della natività è stata realizzata utilizzando dei ramoscelli e dei piccoli tronchi di albero che la natura africana, seppur povera, offre. Ma Natale è anche sinonimo di generosità e solidarietà. Ed ecco allora che una raccolta di fondi è iniziata tra tutti i militari. La somma raccolta sarà donata alla locale chiesa cattolica, retta dall’Ordine dei Gesuiti e ad un orfanotrofio. Inoltre fervono i preparativi per organizzare il tipico cenone di Natale italo-francese. A conclusione del cenone il classico panettone e spumante, arrivati direttamente dall’ Italia in tempo utile. Nella giornata della vigilia di Natale faranno da cornice al convivio, dei tornei di calcio, pallavolo, basket e giochi di gruppo, inseriti in un contesto jeux sans frontieres.
I militari presenti al centro dell’Africa si aggiungono agli oltre novemila “costruttori di pace”, appartenenti alle quattro forze armate, presenti nei vari teatri con la speranza di ridare uno spiraglio di felicità alle tante persone con cui, quotidianamente, vengono a contatto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here