Credeva che tutta quella droga abilmente occultata in quella vecchia 500 potesse consentirgli di sottrarsi alle proprie responsabilità, ma non aveva fatto i conti con i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino quotidianamente impegnati nel controllo del territorio finalizzato a garantire sicurezza e rispetto della legalità. E nel mirino degli uomini e donne dell’Arma c’è sempre la lotta alla deplorevole piaga della droga spesso causa determinante di decessi tra i giovanissimi.
E così i militari del Nucleo Investigativo di Avellino, che hanno operato congiuntamente ed in piena sinergia con i colleghi della Compagnia di Mirabella Eclano, hanno tratto in arresto un 42enne di Altavilla Irpina, ritenuto responsabile di detenzione di sostanza stupefacente, aggravata dall’ingente quantitativo nonché detenzione di arma clandestina e munizionamento da guerra.
Quell’insolito tentativo di camuffare l’ingente quantitativo di stupefacente in una vecchia Fiat 500 non è riuscito fino in fondo.
Ma i militari, non credendo alle parole di quell’uomo già gravato da diversi precedenti di polizia e recentemente deferito per il reato di rissa, visto lo stato di incontrollata ed immotivata agitazione e nervosismo che lasciavano dedurre un ben più grave e violento comportamento se accaduto in un diverso contesto, decidevano di estendere la perquisizione, finalizzata principalmente alla ricerca di armi od oggetti atti all’offesa, anche presso la sua abitazione e relative pertinenze, con il risolutivo intervento dei colleghi del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Avellino.
E qui il colpo di scena: all’esito dell’attività effettuata all’interno del garage, occultati nell’abitacolo e nel bagagliaio di una vecchia Fiat 500 venivano rinvenuti circa due chili e 300 grammi di cocaina purissima ed oltre mezzo quintale di hashish suddivisa in 540 panetti da 100 grammi cadauno. Sotto il sedile dell’auto veniva anche rinvenuta una pistola calibro 9 con matricola abrasa, pronta all’uso, completa di serbatoio con 6 proiettili.
Il 42enne, le cui responsabilità venivano definitivamente sancite dalle analisi tossicologiche eseguite dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti è stato così dichiarato in arresto e, dopo le formalità di rito espletate presso il Comando Provinciale Carabinieri, condotto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
Gli accertamenti tecnici e qualitativi hanno permesso altresì di quantificare il numero di dosi medie ricavabili dalla sostanza in oltre 10mila di cocaina e circa 350mila di hashish, destinate verosimilmente ad incrementare il mercato della droga in Avellino e provincia, per un valore commerciale al dettaglio sulla piazza avellinese calcolato tra 1.7 e 2 milioni di euro.
Si tratta, dunque, di un’ennesima importante attività svolta dall’inizio dell’anno dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, a testimonianza di una costante ed incessante lotta alla droga nella provincia irpina. Basti pensare al precedente maxi sequestro eseguito il 19 aprile a Mercogliano, quando i militari della Compagnia del capoluogo, sempre in sinergia con i Carabinieri del Nucleo Investigativo, anche grazie all’infallibile fiuto di “Pirat” – un pastore tedesco in forza alle unità cinofile del Nucleo Cinofili di Sarno – hanno tratto in arresto un 35enne di Calvizzano trovato in possesso di 51 chilogrammi di hashish abilmente occultati in un artigianale doppio fondo ricavato sotto il cassone del pick-up da lui condotto; e, recentemente, al sequestro di sei chili di hashish eseguito la scorsa settimana a Serino, che portava all’arresto un 55enne e della figlia 25enne.