Nargi con squadra e alleati sul palco: “Amministreremo Avellino per i prossimi cinque anni”

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Ci sono anche Rino Genovese e Livio Petitto insieme alla sua squadra, quella che l’ha supportata fin dal primo turno, sul palco di Piazza Libertà per la chiusura della campagna elettorale di Laura Nargi. Un abbraccio che suggella l’intesa tra lo schieramento del candidato sindaco rimasto fuori dal ballottaggio e l’ex Vicesindaca di Gianluca Festa. Per il comizio conclusivo, la candidata civica ha voluto il suo popolo come testimonial, sottolineando la differenza col suo competitor Antonio Gengaro che in questi giorni ha incassato gli endorsement di rappresentanti politici nazionali come la segretaria del Pd Elly Schlein, il numero uno del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e stasera stessa il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

“Non sapevano più chi chiamare – ribatte l’ex Vicesindaca -. Io invece mi faccio accompagnare da persone che vivono e che lavorano ad Avellino”. Tra loro ci sono Marco, Maura, Alessandro e Lina: avellinesi che hanno promosso l’idea di città portata avanti negli ultimi cinque anni dall’amministrazione Festa, di cui la Nargi è stata vice. Dal palco della centralissima agorà cittadina, l’aspirante sindaca ripercorre le fasi della sua lunga campagna elettorale. “E’ stato un viaggio straordinario percorso quartiere dopo quartiere – afferma -. Ho ricevuto tantissimo affetto dal mio popolo, un affetto che mi ha schermata dalle invettive, dalle bugie, dal fango e dalla valanga di letame che mi è stata buttata addosso dai miei sfidanti. Ma tutto ciò – preme a sottolineare ancora Nargi – mi ha reso solo una donna più forte e determinata”.

Dopo le 10mila preferenze incassate al primo turno, la Nargi punta a essere la “prima donna sindaco di Avellino. Porteremo la città nel futuro – promette alla gremita piazza -, al contrario dell’idea di città alla naftalina promossa da Gengaro”. Al suo sfidante, Nargi dedica diversi momenti del suo discorso. “La sua candidatura non è stata voluta neanche dal suo partito” ricorda. E ancora: “E’ l’uomo delle sigle di partito, io invece non dovrò dare conto a nessuno nelle mie scelte perché sono una donna libera. Con me Avellino non sarà la succursale di Roma, Napoli o Salerno, ma una città ancora più viva, vivibile, innovativa, inclusiva e verde”. Infine un ultimissimo appello al voto: “Domenica e lunedì disegneremo insieme l’Avellino del futuro e io sarò la sindaca del domani” conclude.