Nappi vs Air ci risiamo. “Vertici azienda continuità di Bassolino”

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“Organizzare un documento privo delle generalità, firmato da una presunta Rsu sindacale dell’Air (quale?) è un’operazione disperata che dimostra la necessità di rinnovare i vertici aziendali dell’AIR che, essendo in continuità con la passata gestione regionale di Bassolino, conservano difetti e abitudini proprie della mala gestione”. E’ la replica del consigliere regionale del gruppo federato ‘Caldoro Presidente’, Sergio Nappi. “I sindacati – prosegue Nappi – , quelli seri, che stanno dalla parte dei lavoratori, farebbero bene a prendere le distanze da un documento anonimo, evitando di farsi strumentalizzare da chi ha poco o nulla da dire e si nasconde dietro i lavoratori. Appare assai discutibile, infatti, il silenzio di qualche organizzazione sindacale che probabilmente è indaffarata nell’ individuare ulteriori posizioni ‘comode’ per i propri dirigenti approfittando di concorsi interni, senza curarsi di una realtà complicata caratterizzata dai conti in rosso e dai disagi sempre crescenti arrecati alle comunità a causa dei tagli delle corse.” “La mia azione politica in ambito regionale – spiega il Consigliere Regionale – è tesa a rendere efficiente il trasporto pubblico in Irpinia che necessariamente passa attraverso una diversa gestione dell’Azienda di Trasporti che, come emerge dai bilanci, allo stato ha 3 milioni di euro di passivo. Abbiamo troppo a cuore le sorti dell’Air, ricevendo non a caso sempre massima solidarietà e sostegno per le nostre azioni da centinaia di lavoratori della stessa azienda che sono costretti soltanto all’anonimato visti atteggiamenti persecutori e di mobbing messi in campo da qualche capetto e da qualche suo sodale.” “Piuttosto – prosegue – , qualche dirigente dell’Air si preoccupasse di fornire la documentazione richiesta dalla commissione trasparenza del Consiglio Regionale, a partire dal contratto che regola il rapporto di lavoro tra direttore generale e Air spa. Forse, il dubbio è lecito e il pensiero è cattivo, qualcuno vuol tentare di giustificare, in un tempo in cui spira il vento dell’antipolitica, i compensi per centinaia di migliaia di euro che vengono percepiti a fronte del fallimento prodotto. Questo, però, – chiude Nappi – senza il consenso dei cittadini o di qualche fantomatica Rsu”.

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