I carabinieri della stazione di Gragnano e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura di Torre Annunziata, hanno proceduto al fermo di Umberto Longobardi, gravemente indiziato di essere l’autore dell’omicidio volontario del cugino Salvatore Palombo, deceduto ieri pomeriggio, presso l’ospedale di Castellammare di Stabia per una ferita d’arma da taglio al torace.
Le indagini, coordinate dalla procura di Torre Annunziata e condotte dalla stazione carabinieri di Gragnano e dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia, hanno permesso di accertare che, nel pomeriggio di ieri, a Casola di Napoli, piccolo centro ai piedi dei Monti Lattari, presso l’abitazione dove Longobardi era ristretto in regime di arresti domiciliari, per dissidi di natura familiare relativi a una presunta relazione extraconiugale tra Palombo e la nipote di Longobardi (tra di loro cognati), è scattata una violenta colluttazione protrattasi anche nell’androne del palazzo.
Nel corso della lite la vittima è stata colpita da una coltellata al petto, a seguito della quale è deceduta in ospedale, accompagnata da un suo conoscente. Nella circostanza, i militari, intervenuti sulla scena del crimine allertati sia da una vicina, che aveva segnalato la lite in atto, che dall’ospedale di Castellammare, dove il 44enne è giunto ferito, hanno proceduto ad identificare i presenti, effettuando un sopralluogo tecnico-scientifico con l’ausilio della sezione rilievi del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata e sequestrando il coltello utilizzato per commettere l’omicidio.
Successivamente, sotto la personale direzione del sostituto procuratore di turno, intervenuto sul posto, sono stati ascoltati i testimoni ed è stato interrogato il presunto autore dell’omicidio, il quale, alla presenza del proprio difensore, ha confessato di aver accoltellato il cugino Salvatore Palombo, che si era recato nella sua abitazione aggredendolo con un bastone telescopico per ‘vendicare’ le accuse rivoltegli a proposito della presunta relazione extraconiugale. Le indagini sono ancora in corso per ulteriori approfondimenti, mentre il fermato è stato portato presso il carcere di Napoli-Poggioreale a disposizione dell’autorità giudiziaria.