In linea con le grandi città che organizzano aperture dei propri musei nei giorni di festa per accogliere al meglio i turisti, Museo della Civiltà Normanna aperto anche a Ferragosto ad Ariano Irpino.
Ieri ed oggi, con orario 11.00-13.00 e 16.30-20.30, la magnifica nuova esposizione, allestita dopo oltre 10 anni di permanenza nel Castello Normanno, a Palazzo Bevere-Gambacorta, sta accogliendo numerosi visitatori e vacanzieri.
Il taglio del nastro della nuova sede è avvenuta soltanto lo scorso 2 luglio, alla presenza di Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione e critico d’arte, di Ortensio Zecchino, ex ministro dell’Istruzione e presidente del Cesn, Mario Troso, studioso di Armi antiche, Emmanuele Emanuele, presidente onorario del Cesn, Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca ambrosiana, il Prefetto di Avellino Paola Spena, il Vescovo Sergio Melillo, il Sindaco di Ariano, Enrico Franza, il direttore del museo Giuseppe Muollo. Ora c’è tutto l’impegno per mantenere il Museo il più fruibile possibile.
Una nuova sede museale splendida nel secentesco palazzo recentemente restaurato: una galleria lunga 27 metri, che si apre con una volta a crociera e prosegue con quattro grandi arcate. Sui lati si affacciano sette sale: sullo sfondo, in una grande teca, campeggia la copia in seta damascata del celebre mantello di Ruggero II, indossato da Federico II nell’incoronazione imperiale. Uno dei reperti che affascina di più i visitatori, emblema di una delle più potenti affermazioni simboliche della sacralità del potere regio. Attirano l’attenzione le figure rappresentate sui due lati del mantello semicircolare: un leone che sovrasta o azzanna un cammello e al centro: l’albero della vita.
E poi la significativa collezione di monete del regno normanno-svevo, tre sale dedicate delle armi in asta “Mario Troso” che, con generose donazioni, ha arricchito il nucleo originario di nuove armi e di una cospicua biblioteca specialistica fino ad arrivare ad oltre duecentocinquanta armi in asta originali realizzate tra V e XVIII secolo. Sono inoltre esposte una punta di lancia di guerriero greco del V secolo a.C.; un raro sperone del XII secolo; una scure da decapitazione del XII secolo.
Il Museo infatti, unisce due diverse entità museali in un unico organismo, emanazione del Cesn: il Museo della Civiltà Normanna ed il Museo e Centro studi delle armi in asta “Mario Troso”. Nell’allestimento superata l’idea di Museo quale mero strumento di conservazione, ma inteso come un dinamico e continuo divenire. Una nuova forma di musealizzazione, quindi, integrata e interattiva, nella quale far coincidere i linguaggi della rappresentazione digitale con il trasferimento di informazioni scientifiche con la Quadrisfera, ad esempio, un’installazione innovativa, uno strumento multimediale pensato per coinvolgere i fruitori del Museo in un processo immersivo costituito da immagini, suoni e parlato e che racconta in 15 minuti l’avventura dei Normanni nell’Italia meridionale e i momenti più salienti che coinvolsero la città di Ariano ed il suo territorio durante e dopo la costituzione del Regnum da parte di Ruggero II.
Il Museo della Civiltà Normanna, è aperto al pubblico dal mercoledì alla domenica dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.30.