Musa: “La Torres il mio futuro. Dialogo per i nostri tifosi a Latina”

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di Claudio De Vito – Il futuro è adesso e si chiama Torres. Carlo Musa non ammette distrazioni per la penultima di campionato che per l’Avellino può valere l’aggancio se non addirittura il sorpasso. Dipende sempre dal Lanusei che ospiterà il Budoni a caccia di punti salvezza proprio come la Torres al Partenio-Lombardi.

“Siamo concentrati sulla gara di domenica, il resto non ci interessa” è il diktat del diesse biancoverde chiamato con la sua gioventù a tenere le redini di squadra e staff tecnico concentrati sull’impresa. “Incontreremo una squadra fastidiosa che all’andata ci fece male – ha commentato Musa – contro la Lupa Roma non abbiamo disputato una buona partita, dobbiamo migliorare parecchi aspetti. Veniamo però da un buon momento e la speranza rispetto al passato è aumentata”.

 

“Mentalmente siamo un po’ stanchi a causa della rincorsa che va avanti da tempo – ha ammesso Musa – fisicamente però stiamo bene. Il Lanusei ha perso vantaggio ma potrà gestirlo nelle ultime due giornate. Abbiamo disputato un girone di ritorno pazzesco. All’inizio purtroppo abbiamo perso terreno perché ci siamo adattati tardi al campionato”.

Con 180′ minuti decisivi per la vittoria del torneo, guai a proiettarsi troppo oltre dal punto di vista personale. “Il mio futuro si chiama Torres” ha detto Musa glissando sull’argomento permanenza in biancoverde. Dopo la Torres, il 5 maggio verrà il Latina per una partita finita sotto la lente d’ingrandimento dell’Osservatorio a causa dell’accesa rivalità tra tifoserie.

 

“Siamo stati invitati dalla Questura di Latina per un incontro – ha rivelato Musa – stiamo facendo il massimo per avere i tifosi al nostro fianco. Non dipende da noi ma come a Trastevere stiamo manifestando alle forze dell’ordine la nostra disponibilità al dialogo”. Entro questa settimana se ne saprà di più: la chiusura del settore ospiti resta un’opzione concreta al vaglio delle autorità di pubblica sicurezza.

Nel pomeriggio la squadra ha ripreso gli allenamenti agli ordini di Giovanni Bucaro. Poche le criticità dal punto di vista fisico destinate ad esaurirsi a stretto giro. “Alfageme è tornato ad allenarsi con la squadra – ha spiegato Musa – aveva rimediato una botta la ginocchio, ma avevamo temuto fosse qualcosa di grave. E’ venuto con noi in trasferta mercoledì ma siccome era rischioso farlo giocare su quel campo, è tornato a casa. Viscovo invece oggi ha preso una botta alla mano. Nulla di grave, è uscito a scopo precauzionale”.