Mugnano, rapina a mano armata al deposito di sigarette elettroniche

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carabinieri auto
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Rapina a mano armata nel pomeriggio di ieri in un deposito di Mugnano del Cardinale, in provincia di Avellino. A finire nel mirino dei malviventi è stata l’azienda Ovale, produttrice di sigarette elettroniche. Sarebbe stato sparato anche un colpo di pistola che fortunatamente non ha ferito nessuno dei magazzinieri.

A dare notizia dell’accaduto è stata la stessa azienda.

IL FATTO – Una banda di rapinatori avrebbe saccheggiato uno dei magazzini dell’azienda di sigarette elettroniche Ovale, a Mugnano del Cardinale, portando via scatoloni contenenti confezioni di liquidi, hardware e pezzi di ricambio.

I dipendenti dell’azienda, che si trovavano in quel momento al lavoro, sarebbero stati legati e costretti a non reagire sotto la minaccia delle pistole.

I tre malviventi, dotati di un furgone poi risultato rubato, si sarebbero introdotti nel magazzino fingendosi corrieri.

Durante l’assalto sarebbe anche partito accidentalmente un colpo di pistola, che fortunatamente non ha ferito nessuno dei magazzinieri.

Sul posto si sono subito portati i carabinieri della Compagnia di Baiano agli ordini del Capitano Ianniello: i militari sarebbero già sulle tracce dei presunti responsabili.

Sul fatto si registra anche il commento di Francesco Manzi, direttore commerciale per l’Italia di Ovale: “Stiamo valutando di chiudere i magazzini in Italia, ormai abbiamo subito troppi attacchi – spiega Francesco Manzi – Lo Stato ci costringe a pagare una tassa salata e ingiusta, come ha affermato recentemente anche la Corte Costituzionale. Una tassa che ha solo messo in difficoltà tutto il settore, senza offrirci alcun servizio e senza garantire nemmeno un minimo di sicurezza. Purtroppo con l’introduzione della tassa i nostri liquidi sono diventati prodotti molto appetibili per il contrabbando. Noi siamo stati costretti dallo Stato ad aumentare i prezzi e negozianti e clienti hanno avvertito il disagio, anche se noi, affidandoci alla ricerca, stiamo introducendo dispositivi nuovi che consentono un consumo minore e quindi un grosso risparmio economico. Secondo quanto ci riferiscono i nostri utenti – prosegue ancora Manzi – si è sviluppato un mercato nero parallelo fatto di liquidi di chissà quale provenienza, che oltre a non essere tracciabili, vengono venduti senza pagare le tasse. E’ chiaro che in un quadro come questo, liquidi controllati come quelli Ovale diventano appetibili per il contrabbando. Anche altri negozi negli ultimi tempi hanno subito rapine, in particolare in Emilia Romagna e Lombardia. Ci troviamo a combattere anche con questi fenomeni criminali”.

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