Mugnano – Mauro Borrelli Giugliano (CGIL FP/NIDiL), L. De Lisio (Alai Cisl), e Preziosi (Cpo Uil) portano sotto i riflettori “la gravità della situazione venutasi a creare presso il Piano Sociale di Zona A5 di Mugnano del Cardinale. I trentaquattro operatori precari del Piano sono senza contratto da un mese e le attività sociali sul territorio sono bloccate. È sbalorditiva l’insensibilità degli Amministratori locali nei confronti delle necessità del territorio e, ovviamente, degli operatori precari. È inconcepibile la facilità con la quale sono state fermate le attività di assistenza, le quali, si vuole ricordare, sono obbligatorie e regolamentate da leggi dello Stato e Regionali. Il caso del Piano di Zona di Mugnano è stato ampiamente discusso anche nell’Assemblea Generale degli Operatori ed ha conquistato immediatamente la solidarietà degli operatori degli altri Piani di Zona irpini, consci che le problematiche emerse a Mugnano potrebbero in un futuro non lontano coinvolgere anche gli altri Ambiti di Zona, data la perdurante e pericolosa precarietà dei contratti, tutti in scadenza entro un massimo di otto mesi. Neanche la proposta dei trentaquattro operatori di mantenere le attività in regime di volontariato è stata accolta dagli Amministratori e diventa facile ipotizzare una sconcertante deriva elettorale, in questo particolare periodo. I sindacati garantiranno ai lavoratori tutta l’assistenza necessaria e ricorreranno ad ogni forma di mobilitazione sia per la risoluzione del problema che per sensibilizzare l’opinione pubblica, spesso intorpidita da molti luoghi comuni sulle attività sociali”.