Mozione di sfiducia, la Prefettura chiede chiarimenti. Maggio: “Forse verrà ritirata”

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Marco Imbimbo – La confusione regna sovrana a Piazza del Popolo e l’argomento conti comunali ormai tiene in ostaggio l’ente su tutti i fronti, al punto che, anche la mozione di sfiducia al sindaco Ciampi, rischia di farne le spese. Con buona pace di quei consiglieri pronti a mandarlo a casa “senza se e senza ma”. Anzi sarebbero proprio loro pronti a ritirare la mozione.

L’argomento verrà discusso giovedì pomeriggio in conferenza dei capigruppo, anche perché il Consiglio Comunale attende di conoscere il futuro dell’ente, tra dissesto o pre-dissesto, ma ci sono anche altre pratiche, sempre contabili, da approvare in questo mese con urgenza.

Intanto la Prefettura di Avellino, stamattina, ha inviato una nota a Piazza del Popolo in cui chiede di conoscere quando verrà calendarizzato il Consiglio Comunale in cui verrà discussa la mozione di sfiducia. L’atto deve arrivare in Aula entro 30 giorni dalla data in cui è stato depositato sia in Comune che in Prefettura. L’ultimo giorno utile è il 26 novembre, ma ad oggi ancora non è stata fissata la data della discussione.

«Ne discuteremo giovedì in conferenza dei capigruppo – spiega il presidente del Consiglio Comunale, Ugo Maggio. Ritengo che la data potrebbe essere quella del 26 novembre, a meno che non ci siano richieste diverse».

Nei fatti, però, c’è una parte dei firmatari della mozione che sarebbe disposta anche a ritirare la mozione per poi ripresentarla, in modo da far scattare nuovamente i 30 giorni, ma nel frattempo discutere sull’eventuale dissesto dell’ente. «Secondo qualcuno bisognerebbe attendere i tempi utili per avere risposta dai revisori dei conti circa il dissesto o meno – ammette Maggio. Immagino che giovedì pomeriggio l’argomento sarà questo. Penso che verrà chiesto un ritiro della mozione di sfiducia per poi riproporla successivamente, a meno che i tempi dei revisori dei conti non siano più rapidi, anche perché dobbiamo calendarizzare anche un altro consiglio prima della fine del mese. C’è una serie di debiti fuori bilancio che deve arrivare in Aula, senza dimenticare la stabilizzazione dei precari. Insomma ci sono diverse cose da definire».

Formalmente, dunque, nel corso della capigruppo di giovedì potrebbe, i firmatari della mozione potrebbero annunciare la volontà di ritirarla. «Deve essere presentata dai firmatari e discussa in conferenza dei capigruppo, ma a questo punto verrebbe annullata la mozione di sfiducia. Successivamente, poi, bisognerà ripresentarne un’altra e far partire nuovamente l’iter», spiega Maggio.

Nel frattempo si attende anche la diffida dalla Prefettura per l’approvazione degli equilibri di bilancio. «Al momento non è arrivato nulla, attendiamo. Il consolidato, invece, secondo il programma iniziale del sindaco dovrebbe arrivare a metà mese, per poi inviarlo a Roma per la stabilizzazione dei precari».

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