Movimento 5 Stelle: gli iscritti votano contro Di Maio e la pausa

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Michele De Leo – Un leader sempre più in crisi. Luigi Di Maio deve fare i conti non solo con un gruppo parlamentare che – per dirla con un eufemismo – non è più unitissimo, ma pure con gli iscritti del Movimento Cinque Stelle. Il voto sulla Piattaforma Rousseau fa registrare un risultato opposto rispetto al percorso indicato dallo stesso Di Maio e auspicato pure dai Ministri allo sviluppo economico, Stefano Patuanelli e allo sport Vincenzo Spadafora. Il 70,6 dei votanti, più di 19mila iscritti, ha evidenziato che dovranno esserci le liste pentastellate alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. Solo poco meno del 30%, circa 8mila iscritti, ha votato per una pausa di riorganizzazione. Gli iscritti sono stati chiamati al voto dalle 12 alle 20 per decidere “se il Movimento 5 Stelle debba osservare una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia Romagna e Calabria”. Di Maio e i suoi sembrano aver perso il polso di un Movimento nel quale regna una grande confusione. Non è un caso se il diktat del Ministro degli Esteri sulle elezioni in Campania – “mai alleati con il Governatore uscente Vincenzo De Luca” – abbia fatto storcere più di qualche muso. Il capo politico del Movimento potrebbe essersi assunto un bel rischio: in caso di debacle in tanti potrebbero chiedere proprio la sua testa. Ma, la richiesta di una pausa è stata – per molti – proprio il tentativo di evitare una debacle e, soprattutto in Emilia Romagna, di non intralciare gli alleati del Partito democratico – che sostengono il Governatore uscente Stefano Bonaccini – ma nemmeno di sostenerli direttamente. A questo punto, c’è grande attesa per comprendere se il Movimento si presenterà con un proprio candidato presidente oppure sosterrà lo stesso Bonaccini. Intanto, il voto della piattaforma Rousseau fa sorridere Paolo Parentela che, nei giorni scorsi, aveva deciso di dimettersi dal ruolo di coordinatore della campagna elettorale calabrese, ma anche la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni. Contraria alla pausa elettorale anche Barbara Lezzi, senatrice ed ex ministro per il Sud: “Ho votato no. Non intendo mettermi in pausa. Mi dispiace per chi la pensa diversamente ma io non credo a un Movimento Spadaforizzato”. Negativo pure il parere di Anna Laura Orrico, sottosegretario ai Beni culturali e unica calabrese del Movimento a far parte del governo: “La Calabria ha bisogno di avere un rappresentante del Movimento cinque Stelle all’interno del Consiglio regionale, così come avrebbe bisogno di avere un presidente e una giunta regionale a cinque Stelle, capaci di possedere una visione e avviare un concreto percorso di rinascita per quella che è da sempre considerata la Cenerentola d’Italia”. Dopo questo risultato, la base campana – soprattutto quella vicina al presidente della Camera Roberto Fico – potrebbe chiedere un voto sulle alleanze alle prossime regionali in Campania.