Generazioni a confronto, madri che sfidano i figli sul terreno “insidioso” di un piano cottura.
Da un lato una gestualità consolidata da insegnamenti che vengono dal passato, dall’altro una creatività che sfida le leggi della tradizione.
E’ l’essenza di Mother Chef, un confronto generazionale ai fornelli che racconta le eccellenze gastronomiche dell’Irpinia con un viaggio che, partendo dagli insegnamenti culinari delle nonne, sconfina nell’innovazione e nella modernità.
Ad inaugurare il singolare ciclo di eventi in Piazza Irpinia sarà, venerdì 29 maggio, il giovane ed emergente chef di Montoro Antonio Petrone che, accompagnato dalla mamma, Anna Frallicciardi, si cimenterà nella preparazione del baccalà alla pertecaregna, uno dei must della cucina irpina.
Mother Chef punta ad evidenziare come la gastronomia abbia un forte valore di appartenenza territoriale, di tradizioni, di memorie familiari.
Ecco allora che la mamma di Antonio Petrone si impegnerà nella preparazione del baccalà seguendo la tradizione, la ricetta che si tramanda di madre in figlia nel rispetto di usi che non mutano con il trascorrere del tempo, filo indissolubile di una cultura popolare che attraversa le generazioni.
Di contro, il giovane chef montorese proporrà una versione aggiornata dello stesso piatto, seguendo i dettami della modernità, di un’esperienza di gusto che, partendo dagli stessi ingredienti, prova a rispondere alle esigenze di palati che, pur non volendo rinunciare ai sapori di un tempo, vogliono essere intrigati da nuove esperienze sensoriali.
Lo showcooking sarà accompagnato dalla proiezione di un video, curato da Antonello Carbone, che racconta le storie dei due protagonisti.
Intanto, domani, 28 maggio, nello spazio espositivo curato dalla Camera di Commercio di Avellino ad Expo 2015, sarà la volta del fuoco come simbolo di purezza ma anche dell’ingegno e dell’intelletto che dà forma alla creatività.
Dopo la performance dedicata all’acqua, che ha attirato l’attenzione di migliaia di curiosi in Piazza Irpinia, riflettori puntati su un altro elemento primario, il fuoco appunto, raccontato in forma artistica dall’associazione Movi_menti.
L’installazione “Camini” porta la firma di Roberto Monte che, con l’interpretazione di Carmen Fiorentino, darà vita, forma e movimento ad una fiamma accesa in un enorme camino in bioetanolo, inserito in un cerchio di terra, su cui vigilano i guardiani, sacerdoti del fuoco del terzo millennio, che portano con sé storie ed esperienze legate al territorio irpino.