“Moscati”, Cisl in pressing per il nuovo contratto integrativo aziendale e per definire gli istituiti contrattuali innovativi. “Gli irrisolti problemi alimentano il senso di sfiducia nei lavoratori”, precisa il segretario della Fp Cisl Antonio Santacroce. “Ad esempio la problematica che riguarda il cosiddetto tempo di divisa e di consegne: è indispensabile che gli operatori abbiano un ben definito e riconosciuto tempo per poter dare e ricevere le consegne di reparto ed anche vedersi riconosciuto il tempo necessario per indossare e dismettere la divisa ad inizio e fine turno”.
“In questo senso, con l’Azienda Ospedaliera, abbiamo ancora aperto un discorso di possibile accordo che dura ormai da tempo, prima di continuare il percorso legale già intrapreso dal nostro ufficio legale per un consistente numero di lavoratori. Non condivideremo ulteriori perdite di tempo e tentativi di chicchessia atti a rinviare la corresponsione dell’istituto contrattuale della mensa, per non parlare poi dello scorrimento delle cosiddette “fasce” ossia le progressioni economiche che vedono ancora un nutrito gruppo di dipendenti in attesa addirittura dei primi scatti, in barba agli accordi sindacali assunti”.
“Siamo stanchi delle continue promesse che i lavoratori, da circa un decennio, sentono ripetersi, circa l’adeguamento e giusto dimensionamento degli organici per garantire sempre ed in qualsiasi momento prestazioni assistenziali adeguate e prive di qualsiasi rischio, mentre nei fatti si ritrovano ad affrontare, con costante affanno e mille peripezie, il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza”.
“Si continua a registrare il sottodimensionamento, rispetto alle attività richieste, presso la stragrande maggioranza delle unità operative del “Moscati”. Come parte sociale siamo pronti ed aperti al confronto ma, inevitabilmente, se la fase di stallo dovesse perdurare oppure non dovesse convincerci il percorso aziendale che ci verrà sottoposto, non indugeremo ad indire forme di mobilitazione del personale del Moscati”.