Moscati, Anaao-Assomed: “Su Pronto Soccorso doveroso confronto per rispondere alle criticità”

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Solo alcuni giorni fa la Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) affrontò, attraverso una nota stampa, il tema dei tempi di attesa e del sovraffollamento al Pronto Soccorso del Moscati di Avellino.

A quanto dichiarato dalla Fimmg seguì la risposta del Direttore Generale Angelo Percopo attraverso la quale evidenziava l’impegno concreto profuso dall’Azienda e la necessità di istituire un tavolo con tutti i soggetti coinvolti affinché si diano risposte concrete e risolutive.

Oggi l’Anaao- Assomed, l’associazione più rappresentativa dei medici ospedalieri, torna sulla questione.

La nota a firma dei dottori Vincenzo Arbucci, Carmine Sanseverino e Nicola Acone contiene un auspicio “più che comunicati ed interviste unilaterali che portano solo polemiche ed ansia nei cittadini sarebbe doveroso un confronto fattivo fra tutte le componenti interessate (ASL, AO, Medicina Generale, Sanitari Ospedalieri) che hanno interesse ad affrontare le criticità di tale struttura”.

Poi nella nota precisano che la situazione di sovraffollamento è, purtroppo, “una criticità che riguarda tutte le strutture di Pronto Soccorso d’Italia.

Si tratta di un’emergenza nazionale i cui motivi sono da ricercare nella riduzione dei posti letto per ricovero in regime ordinario e Day-Hospital, nella mancata attivazione di strutture di ricovero intermedio sul territorio, nell’assenza di un adeguato filtro da parte dei Medici di Medicina Generale per gli accessi al Pronto Soccorso (attivazione degli ambulatori almeno H 12 per 6 giorni la settimana…).

Ma bisogna fare una precisazione “un’asserita mancanza di un responsabile del Pronto Soccorso del Moscati non è esatta, in quanto, nelle more dell’espletamento del concorso per Direttore, ci sono sempre stati (e ci sono tutt’ora) due responsabili, uno per il Pronto Soccorso ed Obi ed uno per la Medicina D’Urgenza, con ampi poteri gestionali;

Infine “la carenza di personale medico di Pronto Soccorso è in via di risoluzione ed è stata reale, dovuta al rispetto della normativa vigente che prevede meccanismi burocratici farraginosi e lenti e non superabili, a meno di violare la legge”.