Morte Astori, Novellino e gli ex compagni in coro: “Siamo sconvolti”

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Dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – Poca voglia di parlare e volti visibilmente provati. In casa Avellino si fa fatica a commentare la tragedia che ha sconvolto il calcio italiano. La morte di Davide Astori ha generato commozione in tutti, compresi Walter Novellino ed alcuni calciatori biancoverdi che hanno condiviso parte della loro carriera con il difensore della Fiorentina stroncato da un malore nel sonno.

“Siamo tutti sconvolti – ha dichiarato Walter Novellino con la voce rotta dalla commozione – non conoscevo Astori personalmente ma soltanto come calciatore. I miei calciatori sono scossi, ma non gli ho detto niente perché ognuno vive il dolore come meglio crede. Il silenzio è la cosa migliore tanto non si può cambiare nulla ormai. Ho dato loro un giorno di riposo per riflettere. Non c’è partita che tenga di fronte a queste cose: giusto rinviare tutto”. “Ci sono passato con Renato Curi” ha poi aggiunto il tecnico di Montemarano, ricordando l’arresto cardiaco fatale in campo al suo compagno di squadra quando vestiva la casacca del Perugia nel 1977.

“Il mio pensiero in questo momento va alla moglie e alla figlia, mi vengono i brividi”. E’ il commento di Luca Lezzerini, che con Davide Astori ha giocato l’anno scorso con i colori viola prima del trasferimento in Irpinia. “Eravamo molto amici fuori dal campo – ha raccontato il portiere biancoverde – era sempre pronto a dare un aiuto a tutti. Dopo una partita di Europa League (Fiorentina-Paok Salonicco del 24 novembre 2016, ndr) non ero contento della mia prestazione e lui mi disse di rialzare subito la testa. E’ un giorno triste – ha aggiunto – ma bisogna andare avanti, forse io ho accusato il colpo un po’ più degli altri”.

Anche Matteo Ardemagni ha giocato al fianco di Davide Astori nelle giovanili del Milan e nel lontano campionato 2006/2007 tra le fila del Pizzighettone, tra le cui fila l’attaccante biancoverde si trasferì a gennaio in prestito dai rossoneri. “Era un ragazzo solare, sorridente, sempre disponibile e che grazie alla sua umiltà è arrivato nel grande calcio – ha affermato Matteo Ardemagni – abbiamo vissuto sei mesi a Pizzighettone vivendo in casa insieme, ricordo le risate e il divertimento. Si vedeva da piccolo che aveva le qualità giuste per sfondare. Ho chiesto alla società di poter essere presente al funerale”. Anche Riccardo Marchizza conosceva bene Davide Astori per averlo incrociato a Roma quando militava nelle giovanili giallorosse. Troppo forte il dolore per il giovane difensore dell’Avellino che dribblato microfoni e taccuini preferendo il silenzio.