Sono la Segretaria Generale della Fp Cgil, Licia Morsa, e il Segretario Provinciale, Pietro de Ciuceis, ad intervenire attraverso una nota congiunta:
“A fine mese si chiude la finestra per avviare le procedure di stabilizzazione dei precari in sanità assunti per l’emergenza covid e con 18 mesi di servizio. La Direzione dell’A.O. Moscati di Avellino ha ribadito a seguito di incontri formali, la sua intenzione di procedere nel solco di quanto previsto dalla norma (ma secondo noi anche dal buonsenso…). Sin da subito ha provveduto a prorogare tali contratti al 31/12/2022, come consentito dalla Regione Campania, e, adesso, dovrebbe avviare le procedure necessarie per il suo personale. Ha comunque utilizzato tutto quanto previsto dalle normative attuali anche per stabilizzare il personale vincitore di concorso presso altre aziende ma precario al Moscati e viceversa”.
“La Direzione dell’Asl di Avellino si è incontrata con noi solo dopo una manifestazione di protesta davanti la sede di Via Degli Imbimbo. Un passo solo interlocutorio, perché, da un lato, nessuno sforzo è stato fatto per prorogare i contratti del personale precario fino al 31/12/2022 e, dall’altro, fino ad oggi, non si è ancora deciso di creare percorsi riservati alla stabilizzazione, come previsto dalla norma. Da quello che sappiamo (solo per sentito dire…) i precari, per esigenze aziendali, verranno prorogati sino a settembre 2022. Passato questo lasso di tempo, tutto rimarrà incerto. Come il pagamento delle spettanze che per alcuni di loro arriva solo dopo mesi e costanti solleciti”.
“I precari ASL sono medici, biologi, oss, tecnici, ormai integrati nel tessuto aziendale e fondamentali per tenere aperti reparti, servizi e, in alcuni casi, strutture ospedaliere che ambiscono a diventare DEA di I Livello. Il loro licenziamento o la costante precarietà che li spingerà alla fine ad abbandonare Ariano, Sant’Angelo dei Lombardi o, addirittura, la ASL per noi è inaccettabile. Come è inaccettabile l’atteggiamento della Direzione della ASL. Prima ci lamentiamo che nessuno voglia lavorare presso le strutture sanitarie delle aree interne, poi, invece, ecco come viene trattato chi decide di farlo. L’ennesimo, assurdo, controsenso della nostra terra…”
“Chiediamo che vengano portati a termine i concorsi e che si avviino quelli riservati ai precari, tra cui devono risultare anche i dipendenti delle cooperative licenziati per la reinternalizzazione dei servizi”.
“Per la Fp Cgil hanno diritto ad accedere, secondo quanto previsto dalla legge, i vincitori di concorso per medici, oss, amministrativi e tecnici, i precari remunerati attraverso partita iva o altro genere di accredito, i vincitori di concorso a tempo determinato inquadrati con il ccnl sanità, il personale licenziato a causa della reinternalizzazione dei servizi”.
“La ASL di Avellino non ha fatto ancora niente di tutto ciò. Noi, dal canto nostro, faremo tutto quello che è nelle nostre prerogative per farglielo fare, prima che l’ennesimo danno causato dalla perdita di risorse umane e professionali si abbatta su un territorio in cui la sanità di prossimità si basa sul taglio del nastro e la svendita ai privati delle prestazioni essenziali per la salute dei nostri cittadini”.