Con un documento inviato all’Amministrazione Comunale ed a tutti i Consiglieri, Giuseppe Di Pietro, consigliere comunale di Morra De Sanctis, sollecita il Sindaco e l’Amministrazione al rispetto degli impegni assunti per promuovere una importante manifestazione celebrativa e di intitolazione di una piazza al Prof. Gerardo Di Santo, Sindaco ed Amministratore per quasi 50 anni.
Nei giorni scorsi, con una lettera inviata al Sindaco ed ai Consiglieri Comunali di Morra de Sanctis, Giuseppe Di Pietro, sia nelle veste di semplice cittadino che, di Consigliere Comunale, per anni Amministratore/Assessore della cittadina di Morra de Sanctis, nel ricordare l’approssimarsi, del XIII aniversario della scomparsa del Prof. Gerardo Di Santo, “Sindaco storico” di Morra de Sanctis, per poco meno di 30 anni ed amministratore per quasi 50 anni, ha inteso sollecitare l’Amministrazione Comunale al rispetto degli impegni assunti in occasione della Commemorazione ufficiale in Consiglio Comunale.
Infatti, l’attuale Sindaco, con molta convinzione ed entusiasmo, condivise e sostenne, la proposta dell’intero consesso di “ intestare al prof. Di Santo una strada o una piazza del paese, in modo da costituire imperitura memoria di un cittadino che ha fatto tanto per la comunità”. Continua il Di Pietro: “ ora sono abbondandemente trascorsi i 10 anni prescritti per intitolare una via od una piazza ad una persona deceduta” e sollecita l’inserimento dell’argomento all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, chiede di confermare quanto all’epoca già deciso, cioè l’intitolazione di una piazza allo “storico sindaco” Gerardo Di Santo.
Inoltre, sollecita, sempre il Di Pietro, iniziative concrete e nel più breve tempo possibile, in modo da far svolgere la cerimonia in occasione del 27 gennaio p.v. data in cui ricorre il XIII anniversario della scomparsa del Di Santo.
Il Consigliere Comunale Di Pietro Giuseppe, nella nota inviata, prende atto che la Comunità Morrese, come molti altri piccoli paesi della dorsale appenninica e dell’entroterra altirpino in particolare, presi dai grandi processi di cambiamento sociale, culturale, politico e soprattutto economico stanno perdendo la propria identità, smarrendo il valore di essere comunità, il senso di appartentenza ed il raccordo con la propria storia; ribadisce che, attraverso il ricordo, la testimonianza e l’esempio di cittadini che hanno dato prova di concreto e profondo attaccamento alla propria terra ed alla sua gente, sarà possibile evitare ulteriore degrado e ricostruire il tessuto umano e sociale che la società del benessere, del consumismo sfrenato e dell’individualisno esasperato ha messo in discussione.
Così conclude Di Pietro: ”Ricordare la storia, l’impegno e la costante e generosa dedizione al paese, di persone come Gerardo Di Santo, oltre che un dovere per la nostra comunità è una opportunità da non perdere, quella di additare ad esempio alle giovani generazioni riferimenti positivi, testimonianze concrete per sollecitare tutti ad operare per il bene comune”.