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Morano: “Non voto Pizza. Ok contratto di governo con i 5 Stelle, ma non cambio idea su di loro”

Marco Imbimbo – Un’analisi sul voto, un po’ tardiva, come ammette lo stesso Sabino Morano, ma anche un chiarimento sul ballottaggio. “Qualcuno sostiene che potrei appoggiare Pizza, ma data la mia storia politica, è impossibile che sostenga il centrosinistra”, sottolinea, con buona pace di quelle ipotesi sul patto di desistenza che continuano a giare.

«Prima di tutto ritengo sia doveroso parlare di quello che è successo alle elezioni – spiega Morano. C’è una questione che riguarda il centrodestra, abbiamo condotto una campagna elettorale nel modo che più ci piace: corale. E’ innegabile, però, che se in tutti questi anni, è rimasta accesa una testimonianza di centrodestra in città, è grazie alla nostra associazione “Primavera irpina” e in questa direzione vediamo la ricostruzione di un tessuto politico».

Numeri alla mano, però, le urne non lo hanno premiato con Morano che è arrivato quarto, dietro a Pizza, Ciampi e Cipriano. «L’ondata dei 5 Stelle mi ha tolto buona parte del voto d’opinione – ammette – però grazie a noi c’è stata una campagna elettorale sui temi. Entrambi gli schieramenti presenti al ballottaggio mi hanno confessato che prenderanno in considerazione alcune nostre proposte».

Questi sono i giorni del ballottaggio, però, e anche il centrodestra è chiamato a dire come si comporterà. Lo farà in maniera ufficiale domani, al Circolo della Stampa, nel corso di un incontro con Dino Preziosi e Luca Cipriano, ma una cosa è chiara: «Dopo aver condotto una campagna elettorale, ma anche un’intera vita politica, in maniera alternativa al centrosinistra, mi sembra fuori discussione che io possa appoggiare chi rappresenta la continuità rispetto a chi ha ridotto il capoluogo in questa condizione disastrosa – sottolinea Morano. Escludo, quindi, qualsiasi appoggio diretto e indiretto al centrosinistra. Premesso ciò, siamo il centrodestra e facciamo il centrodestra. Abbiano una dimensione predefinita. Agiamo nell’interesse della città».

Quest’ultimo, l’interesse per la città, potrebbe calcare le orme di quanto accaduto a livello nazionale, ovvero un contratto di governo con i 5 Stelle, qualora dovessero vincere, in modo da garantire un minimo di governabilità, visto che Ciampi si ritroverebbe con 5 consiglieri a supporto, oltre a lui. «Precisiamo che, a livello nazionale, non ci siamo trovati con un’alleanza prima del voto, ma la proposta è arrivata dopo», ricorda Morano che, in vista del ballottaggio spiega: «Io non do indicazioni di voto, ognuno è libero di agire secondo coscienza, ma penso che i miei elettori non voterebbero mai per Pizza. Io sono contro a chi ha governato finora, quindi non c’è alcuna desistenza, però precisiamo anche che sono di centrodestra e non divento di sicuro un 5 Stelle. Anzi la mia idea su di loro è chiara e l’ho espressa in un libro, non la cambio».

Nel caso, quindi, di vittoria di Ciampi, Morano si dice disposto a sostenere un governo a 5 Stelle, dietro comunque la sottoscrizione di un patto. «lo farei solo per senso di responsabilità verso la città, per evitare l’ingovernabilità e il commissariamento. Non ci sarà alcun apparentamento, così come siamo alternativi al centrosinistra, ci riteniamo ugualmente alternativi ai 5 Stelle». Morano, inoltre, conferma di aver sentito anche Cosimo Sibilia, in questi giorni, per discutere di ballottaggio e le loro posizioni sono più o meno le stesse: «E’ normale che non veda di buon occhio un sostegno a Ciampi, però, come me, è sempre stato alternativo al centrosinistra».

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