Morano: “Il centrodestra si sta facendo del male da solo. Io candidato forte”

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Sabino Morano, il sondaggio pubblicato stamani da Irpinianews vede il M5S in testa (qui per il link), oltre il 30% nei due collegi irpini. Come analizza questi primi dati a poco più di mese dal voto?

Penso che questi sondaggi siano l’espressione di un malessere evidente della popolazione irpina. I grillini non sono di certo lì al 30% all’improvviso e senza motivo. Sono anche evidentemente espressione delle proposte girate finora negli altri partiti con metodologie che non convincono. La forza dei 5stelle in questa fase è la capacità illusoria di aver concesso la partecipazione con le Primarie mentre dall’altra parte vige una situazione ermetica e parlo della mia parte politica che non è stata ancora capace di darsi un’identità. Si può decidere anche all’ultimo momento, ma si deve immaginare un criterio di partecipazione. Spero che riusciremo a recuperare in corso d’opera. Questo avvio è sicuramente una falsa partenza per il centrodestra.

I dati evidenziano una crescita della Lega in Irpinia…

Molto varranno le candidature sui collegi. Se verranno indicati nomi non riconoscibili di centrodestra all’interno di Forza Italia o di Fratelli d’Italia, come sta avvenendo, sarà molto complicato intercettare il corpo elettorale conservatore. La Lega non mi sorprende ma il recupero non dipende da questo.

Allude alle voci che vogliono D’Agostino e Carullo candidati nel centrodestra?

Angelo è un amico e una brava persona ma sono stati persi i criteri. Non può esserci un candidato alternativamente di centrodestra o centrosinistra a tre giorni dal voto. Non è serio per noi, non è serio per il Pd. Poi non ci lamentiamo se Grillo vola nelle previsioni di voto.

Lei con Primavera Irpinia ha risollevato il centrodestra in un momento difficile. Pensa di meritare la candidatura?

Senza ipocrisie io penso di essere il più forte, il candidato che riscuoterebbe più successo. Lo dico senza timore di autoreferenzialità: basta ascoltare i territori, persino gli altri partiti. Credo sia un dato oggettivo.

In lizza per l’Uninominale Bassa Irpinia, però, c’è anche Pietro Foglia, campione di preferenze alle scorse Regionali…

Guardi ci sono tre candidature nei collegi più un proporzionale utile, con la volontà politica si può incastrare tutto. Se fossi escluso dalle candidature sarebbe una scelta che va contro la mia persona perché lo spazio politico c’è. Forse il troppo movimentismo non è gradito a tutti. Foglia ha riscosso molti consensi ma tutti sanno che questa è tutta un’altra elezione che non c’entra nulla con le regionali. I voti, in due anni, potrebbero essere ribaltati. Il collegio maggioritario è fortemente a rischio se la candidatura viene percepita come occupazione di territorio. Il 50% del collegio lo fanno Avellino e il suo hinterland, non avere un candidato della città sarebbe un suicidio politico.

Al di là dei contrasti interni, teme gli avversari?

Come ho già detto, i motivi del consenso dei cinquestelle sono riconducibili a candidature riconoscibili. Tutti conoscono Carlo Sibilia, per me solo questo sarebbe motivo di non votarli, ma intanto hanno creato una dimensione nota. Gubitosa non ha mai fatto mistero della sua simpatia per i cinquestelle e sarebbe un candidato del territorio.

Il centrodestra può recuperare?

Ha bisogno di una presenza forte in città. Senza, il bacino di voti avellinesi potrebbe essere disperso.