Marco Imbimbo – L’Avellino che immagina Sabino Morano è una città smart che punti sull’energia alternativa, sia per ridurre che i consumi che per produrla autonomamente. Le tecnologie moderne, però verranno sfruttate anche per avvicinare sempre di più i cittadini alle istituzioni tramite la creazione di App particolari, renderli più partecipi e «far perdere meno tempo», spiega Morano illustrando il suo progetto.
La coalizione di centrodestra «è l’unica alternativa reale presente in città», rilancia il Senatore Gaetano Quagliariello che, oggi, ha preso parte all’incontro promosso da Morano a cui hanno partecipato anche Riccardo Perrone e la fondazione “Ampio Raggio”.
«Il valore aggiunto di una candidatura come quella di Morano è che lui ha dei principi, è sempre stato un conservatore – spiega Quagliariello. Il centrodestra non è morto, anzi si presenta compatto in molti capoluoghi. Ad Avellino, però, c’è una specificità». Questa è rappresentata dalla presenza costante di Mancino e De Mita e da quella coalizione di centrosinistra che Quagliariello non definisce “accozzaglia” perché «questo termine è stato usato da Renzi al referendum e non ha portato bene – ironizza. Oggettivamente, però, Mancino e De Mita non rappresentano una novità, anzi da questo punto di vista la coalizione di centrodestra è l’unica alternativa fisiologica a chi ha sempre governato. Sarebbe il vero cambiamento, ma senza alcun salto nel buio o elogio della rabbia».
La presentazione delle sue idee sulla smart city, Morano la lascia a chi ha curato il progetto, ma prima sottolinea: «La coalizione di centrodestra è un normale assembramento di forze che appartengono allo stesso blocco sociale. Abbiamo voluto mantenere la barra dritta perché questa città ha bisogno di una rivoluzione portata avanti dai conservatori».
La città a cui guarda la sua coalizione dovrà essere in grado di auto-sostenersi da un punto di vista energetico, sia per tutelare l’ambiente che ridurre i costi, come viene illustrato da Perrone che ha elaborato il progetto: «Si parte dalla riduzione del fabbisogno energetico comunale, ma anche dell’illuminazione pubblica, posizionando micro circuiti fotovoltaici sui tralicci». Il piano predisposto da Perrone guarda anche alla produzione autonoma di energia: «Utilizzeremo microcentrali elettriche da 1 megawatt, che funzionano con la combustione del sottobosco. Inoltre verranno installati pannelli solari e fotovoltaici per produrre energia e acqua calda».
All’incontro ha preso parte anche Giuseppe Gargani evidenziando come «l’amministrazione uscente è riuscita a creare unanimità di giudizio in città, tutti dicono che è stata un disastro. L’unico che, secondo me, ha poche responsabilità è proprio Foti, ma lui viene fatto passare per il colpevole, mentre tutti i consiglieri di maggioranza vengono ricandidati. Al sindaco va la mia solidarietà». A Morano, invece, va l’invito a non utilizzare la parola “cambiamento”: «La usano tutti e credo che ai cittadini non piaccia come termine. Il cambiamento va realizzato, non annunciato». Mentre sugli altri candidati sindaco dichiara: «Molti non hanno il concetto di cosa fare di Avellino anche perché c’è chi è sceso in campo perché ricattato e chi solo per ambizione personale».
Il Comune a eventuale guida di centrodestra sarà anche più attento e vicino ai bisogni dei cittadini, tramite la creazione di varie App, come spiega la fondazione “Ampio Raggio”: «Serviranno per informarsi i tempo reale su vari aspetti, come la viabilità o il servizio idrico, ma anche bandi e concorsi. Potranno essere utilizzate per segnalare criticità da risolvere, ma anche per rendere la cittadinanza più attiva con l’uso dei sondaggi». Morano evidenzia come l’utilizzo di queste App consentirà di «snellire la burocrazia e far perdere meno tempo a cittadini e commercianti che si recano negli uffici comunali».