Marco Imbimbo – Pensare di più alla città e meno ai social. Anche Sabino Morano, consigliere del gruppo “Lega Salvini”, condanna quanto sta avvenendo in questi giorni con quei continui scontri sui social tra il primo cittadini, Vincenzo Ciampi, e alcuni consiglieri d’opposizione. Inoltre l’ex candidato sindaco del centrodestra accusa sia il M5S che gli anti-grillini di condurre una campagna elettorale permanente: “Tra l’altro credo che nessuno manderà a casa il sindaco, almeno fino alle elezioni regionali – spiega Morano. Anche i 45 giorni concessi dal Pd mi sembrano una cosa fittizia”.
L’invito che Morano rivolge a tutto il Consiglio e soprattutto all’amministrazione, dunque, è quello di pensare di più al bene della città e meno “ai tatticismi”. La prima occasione che ha il sindaco per invertire la rotta si presenterà a breve. La prossima settimana si riunirà la conferenza dei capigruppo per discutere sulle commissioni consiliari e calendarizzare l’Assise cittadina per dare il via libera ai sette organismi, ma soprattutto bisognerà stabilire la loro composizione, data la situazione dell’anatra zoppa in Consiglio che ne impedisce la nascita così come avvenuto di norma, a causa della maggioranza risicata a sostegno dell’amministrazione.
“Il problema è che fino ad oggi Ciampi e i 5 Stelle non hanno voluto creare una maggioranza consiliare, sono sfuggiti a questa cosa – spiega Morano. L’ho anche denunciato in Consiglio. Se si intende realmente amministrare la città, bisogna formare una maggioranza. La delibera sulle commissioni è l’ultima occasione per farlo. Se le 5 commissioni corrispondono a una maggioranza vera che è legata all’amministrazione, allora significa che si vuole amministrare la città. Qualora non dovesse essere così, significa che il M5S continua nella sua logica di propaganda e una perenne campagna elettorale, ma non intende amministrare la città”.
Nel frattempo c’è anche il costante rischio di una mozione di sfiducia che pende sulla testa del primo cittadino a cui i consiglieri Pd hanno concesso 45 giorni di tempo per portare in Aula le pratiche più urgenti (bilancio, Pics e piano di zona) prima di dargli il ben servito, mentre altri gruppi consiliari sarebbero pronti a staccare la spina subito. “Penso che nessuno stia avendo un approccio serio alla questione. I 5 Stelle continuano con questa campagna elettorale permanente, chi dice di volerlo mandare a casa immediatamente lo fa per altrettanti scopi propagandistici, perchè non ha nessun senso in questa fase far sciogliere l’amministrazione. La questione dei 45 giorni, poi, è assolutamente fittizia. E’ chiaro che si tratta di un termine buttato là solo per evitare la mozione di sfiducia immediata. Io, inoltre, penso che la vera preoccupazione del Pd non siano le elezioni provinciali, ma quelle regionali. Quindi credo che non abbia nessuna intenzione di mandare il sindaco a casa prima di due anni”.
Se da un lato Morano invita tutti a pensare ai bisogni della città, dall’altro continua la querelle da social tra Ciampi e una parte d’opposizione. Il primo cittadino ha avviato la seconda gogna mediatica verso chi ha votato contro le sue linee programmatiche. Lo scontro, inoltre, si è fatto più duro negli ultimi giorni, con protagonisti il sindaco e Nadia Arace sulla vicenda dell’aggressione di una donna a Corso Europa. “Su questa questione specifica io condanno sia quanto detto dalla consigliera che la richiesta delle dimissioni da parte del sindaco – spiega Morano. Mi sembra tutta una pagliacciata che non fa onore a nessuna delle due parti in campo. A parte questo, quello che noto è che tutti gli attori coinvolti, quindi i 5 Stelle da un lato e gli anti-grillini dall’altro, mi sembra non abbiamo minimamente interesse verso l’amministrare la città. Vedo una dimensione di assoluta propaganda da una parte e dell’altra, rispetto a una città che invece vive situazioni emergenziali che sembrano non interessare a nessuno”.
Morano, quindi , si associa all’appello del presidente del Consiglio Comunale, Ugo Maggio, che ha invitato tutti ad “evitare le chiacchiere da bar sui social e cominciare a pensare alla città“. “Non è serio che un sindaco si metta a scrivere sui social e che gli altri pensino ad attaccarlo”.
La necessità di cominciare a pensare alla città è il motivo che ha spinto il suo gruppo a votare a favore delle linee programmatiche: “Pur condannando in maniera totale l’atteggiamento del M5S – ricorda Morano – abbiamo raccolto l’idea del sindaco di ritirarle per riscriverle insieme per dare un’ennesima apertura di credito perchè, questa città, ha problemi oggettivi che vanno affrontati. Non si può continuare con le questioni tattiche”.