Renato Spiniello – La decisione di Domenico Gambacorta di restare al vertice di Palazzo Caracciolo e del Comune di Ariano Irpino è stata l’occasione per fare il punto della situazione sul movimento dei moderati insieme a Sabino Morano, promotore dell’associazione Primavera Irpinia.
“Quello di Gambacorta è un atto molto serio e responsabile di cui tutti noi siamo grati – ha affermato l’esponente di centrodestra – In un momento tanto delicato era importante per la nostra forza politica mantenere cariche così importanti e prestigiose, oltre che strategiche. L’obiettivo è vincere le politiche nel 2018 e per farlo occorre serrare i ranghi. L’Irpinia, negli ultimi anni, ha smarrito la sua identità e noi puntiamo a ridargliela”.
All’interno del Consiglio Provinciale ora occorrerà ricucire lo strappo con l’area Pd capeggiata da Vito Farese. “Su questo – continua Morano – il Presidente ha operato sempre in regime di totale collaborazione e non credo ci saranno problemi, le dichiarazioni di rottura del capogruppo dem erano folli e prive di fondamento”. Non usa mezzi termini Sabino Morano anche sulla querelle con Ferruccio Capone, sindaco di Montella ed esponente di Fi, che a testa bassa ha attaccato Gambacorta di prendere decisioni senza consultare il partito: “Esternazioni esagerate” ha glissato.
Tornando alle elezioni politiche, l’attuale legge elettorale e quindi il collegio unitario Irpinia-Sannio non soddisfa Morano: “Tra Lacedonia e San Bartolomeo in Galdo ci sono più di 120 km, parliamo di territori molto lontani e con diversi problemi. Occorre trovare una soluzione che tuteli i cittadini e che rappresenti tutti le aree”. In quest’ottica non convince neppure la candidatura della deputata sannita Nunzia De Girolamo: “Non so se sarà davvero così, di sicuro sarebbe meglio una candidatura irpina visto che vantiamo una classe politica di tutto rispetto”.
Infine un invito ai vertici del partito in vista degli Stati Generali: “Organizziamoli il prima possibile”.