Enrico Morando, senatore della Repubblica di origine piemontese, giunge in Irpinia in perfetto orario. Il Partito Democratico dopo l’incontro con Anna Serafini si trasferisce alla Chiesa del Carmine dove il senatore Morando analizza l’attuale fase storica che sta attraversando l’Italia. “ Nel nostro paese la spesa pubblica supera del 50% il prodotto e la crescita latita, qualcosa non torna. Il Mezzogiorno è il primo pezzo del Paese ad essere penalizzato da una cattiva gestione della spesa pubblica. Il Sud necessita di una nuova fase di sviluppo, ma bisogna che regioni come la Campania siano in prima fila nella rivisitazione della propria spesa, dando un senso ad ogni singolo euro speso. La ‘ricetta’ per le aree interne è la ricerca di nuovi mercati e la promozione di sviluppo anche attraverso la spesa pubblica”. Morando spiega anche la sua ricetta per risollevare l’Irisbus: “C’è bisogno di un grande piano d’investimenti. Inutile chiedere soldi, perché non ce ne sono. Bisogna creare condizioni ben diverse: la domanda è forte in ogni città per i mezzi di trasporto pubblico, ma se non c’è revisione totale della spesa pubblica non saremo in grado di trovare da un lato commesse che consentano di dare una prospettiva e dall’altro lato la possibilità di chiedere a quella azienda un prodotto di maggiore qualità. La ristrutturazione o la riconversione dei vecchi insediamenti produttivi è fondamentale. Promuovere l’innovazione attraverso investimenti pubblici in grado di attirare capitali dall’estero”. Seppur non campano di nascita Morando dice la sua sulla questione dell’Alta Capacità: E’ un errore che attorno ad un asse di mobilità così importante non si crei lo sviluppo di una ramificazione di collegamenti che favorisca le aree interne. L’idea che in Irpinia non ci sia un punto logistico di interconnessione della mobilità mi sembra uno sbaglio serio”.