Montoro, cattivo odore dagli sfiati delle fogne. Cittadini attivi: “Presto riunione in Comune”

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L’inquinamento non va in ferie. E a Montoro l’associazione Cittadini attivi denuncia l’odore nauseabondo che fuoriesce dagli sfiati delle condutture fognaria. “Una situazione che credevamo in via di risoluzione, dopo anni ci ritroviamo a denunciare le stesse cose”, dice ad Irpinianews Dario Della Rocca, rappresentante dell’associazione che da anni si batte per risolvere il problema ambientale. L’ultimo episodio risale allo scorso novembre in località San Pietro, quando da un tombino iniziò ad uscire schiuma bianca, densa e maleodorante. Già allora Cittadini attivi denunciò l’accaduto passato alle cronache come “la questione del tombino geyser”.

“In questi giorni, in frazioni come Chiusa, Torchiati, San Pietro, Caliano e Piazza di Pandola, l’odore è nauseabondo – spiega Della Rocca -. Il punto più critico è certamente San Pietro dove, in primis, a causa di scarichi della rete industriale e civile e poi perché si rompe sempre più spesso una conduttura vecchia e che ad un certo punto fa una curva a gomito. Questo rende ancora più complicato il percorso degli scarichi”.

I cittadini vogliono risposte concrete e la prossima settimana hanno un incontro con il sindaco Giaquinto e la nuova amministrazione per capire il da farsi. “Ora basta, bisogna prendere una risoluzione una volta per tutte – dice Della Rocca – non possiamo più aspettare, è necessario mettere a disposizione dei fondi per risolvere il problema”.

Un richiamo che arriva a poche ore dall’incontro che il Comune di Montoro ha avuto con l’Arpac per discutere dell’emergenza del torrente Solofrana. A seguito dell’incontro, si è svolto un sopralluogo e i relativi prelievi nell’acqua del torrente Labso, dove pochi giorni fa si è assistito ad una moria di pesci. E così, il vicesindaco, Francesco Tolino ha richiamato l’attenzione della Regione e di tutti gli enti interessati per mettere su un tavolo tecnico urgente per porre finalmente un punto sulla annosa questione degli sversamenti di reflui di natura conciaria nel torrente Solofrana.