Montoro, Carratù: “Servono studi e strategie per migliorare il controllo del territorio anche con l’aiuto dei cittadini”

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Di seguito la nota di Salvatore Antonio Carratù – Capogruppo “Adesso Montoro”:

 

“L’ondata di furti che sta colpendo Montoro in queste settimane non sembra arrestarsi. In una sola serata alla fine di maggio, nella frazione di San Felice si sono registrati tentativi di furti in abitazioni private, aziende e locali di proprietà pubblica: episodi negativi, che hanno mobilitato popolazione e forze dell’ordine. Ormai gli stati d’animo più comuni fra i cittadini sono quelli di paura e di rabbia. Di paura perché questo dilagare di microcriminalità crea una sensazione d’insicurezza e di minaccia diretta ai beni e all’integrità personale e familiare. Il tema “sicurezza” è quello che preoccupa molto la popolazione, numerose sono famiglie e imprese che hanno subito un azione criminale piccolo o grande che sia, tanti oggi percepiscono come “non sicuro” il luogo in cui viviamo.

La cronaca locale riporta quotidianamente che i ladri hanno preso di mira il nostro territorio. Alcuni mesi fa fu presa d’assalto la frazione Banzano,numerose famiglie subirono decine di furti nelle case, ora con incessante frequenza il fenomeno si è sposato in altre zone del nostro territorio. Tutti ricordano che i cittadini di Banzano esasperati da questi spiacevoli episodi organizzarono finanche le ronde notturne per tutelare le proprie abitazioni.

Il recente tentativo di furto a danno di un attività commerciale, con l’aggressione di un noto consulente informatico alla frazione Piano, che ha seguito del trauma ha dovuto interrompere la propria attività lavorativa lanciando un accorato appello denuncia, mi riferisco ad Antonio Acace, ci invitano a riflettere seriamente.

Il fenomeno è davvero preoccupante, per questo non possiamo trasferire le soluzioni sempre ad altri, investire altre Autorità o pensare che le forze dell’ordine nonostante tutti i notevoli sforzi e sacrifici organizzativi possano tutelare in maniera capillare la nostra incolumità.Siamo perfettamente consapevoli che i Carabinieri lamentano carenza di mezzi e di organico, tanto che la notte, quando ce ne sarebbe maggiore bisogno, riescono a garantire una pattuglia su un territorio di 40 km° rispetto a quelle diurne, dobbiamo capire come affrontare questa emergenza, magari con forme integrate di controllo che vedano coinvolte altre forze di polizia locale.

Di fronte a questo fenomeno l’amministrazione comunale deve individuare le soluzioni più idonee per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e dei loro beni è necessario avviare progetti di “sicurezza partecipata” che devono essere predisposti dal Comune.

Il furto presso la struttura scolastica che ha visto sottratte un intero tetto fotovoltaico senza che nessuno se ne accorgesse fa rilevare che neppure le strutture pubbliche sono idoneamente sorvegliate è può accadere di tutto e di più a danno del patrimonio comunale. Questo furto per la dimensione non può essere frutto della fantasia o dell’improvvisazione di qualche delinquente, se nel pieno della notte è possibile rubare un camion presso un azienda ubicata in tutt’altra zona di Montoro, raggiungere e violare una scuola comunale recintata, posta su arteria principale di collegamento e prelevare decine e decine di pannelli solari senza che nessuno se ne accorga o ne colga l’anomalia, questo non ci fa presagire nulla di positivo per il futuro. Nella stessa sera anche le abitazioni del circondario furono prese d’assalto dai ladri ed i loro residenti passarono una notte insonne. Cosa che sta avvenendo anche in queste ultime sere in altre realtà frazionali.

Oggi il Comune di Montoro ha un obsoleto impianto di video sorveglianza costituito da poche telecamere che va assolutamente implementato, rinnovato o sostituito secondo le più moderne tecnologie. C’è bisogno di investire anche in questo settore, oltre a servizi ed opere pubbliche, dobbiamo garantire sicurezza alla nostra cittadinanza e tutelare sia il patrimonio pubblico che privato da questi atti incivili e barbari che limitano anche la sicurezza e la serenità delle persone. La sicurezza è un bene primario che permette il sereno svolgimento delle proprie attività. Oggi anche per effetto di una difficile situazione economica, assistiamo purtroppo a un aumento di furti e rapine nelle abitazioni».
Chi è preposto alla gestione della sicurezza locale, deve essere in grado di predisporre attività progettuali, che attraverso lo studio del territorio e delle singole frazioni preveda l’installazione di telecamere “di contesto”, sistemate nei punti strategici di attraversamento della rete viaria del comune, sia in entrata che in uscita di ogni singola frazione, oltre a telecamere poste in altri nodi strategici come zone ad alta frequentazione ed edifici pubblici, deve incentivare i servizi notturni e di pattugliamento della città con uomini e mezzi propri oltre a coinvolgere le associazioni di volontariato spesso impegnate dall’ente locale in attività di routine o amministrative. La dimensione odierna di città impone anche coloro che operano nel settore vigilanza una visione diversa dei servizi di gestione e controllo del territorio che non significa solo far rispettare le leggi attraverso divieti o ordinanze, ma contribuire a costruire una società dove il rispetto delle regole prevalga sull’agire quotidiano del cittadino, regole che vanno dalla circolazione stradale, agli incontrollati abusi edilizi, all’inquinamento ambientale.

Ci verrà detto che occorrono più uomini, piùrisorse economiche, ma con un piano di ammortamento finanziario di 4/5 anniil nuovo COMUNE può raggiungere questo importante risultato. Non servono appelli alla calma, non serve interessare il Sig. Prefetto o i vertici della forze di Polizia che fanno il loro dovere, invece di accendere i fuochi di paglia gettare fumo negli occhi e balbettare scuse ai cittadini, bisogna agire dandopriorità alle preoccupazioni dei cittadini che vanno risolte con risolutezza e determinazione.

Numerose città sono dotate di videosorveglianza giorno e notte che riescono a controllare costantemente strutture pubbliche, monumenti, giardini pubblici e piazze centrali dei paesi per evitare atti vandalici, furti, fenomeni di violenza e spaccio di sostanze stupefacenti; dalle sale operative si può ottenere un monitoraggio H24 di tutti i punti strategici della città comprese le vie in entrata che in uscita di ogni singola frazione fino ad arrivare alle entrate/uscite del raccordo autostradale.

La sicurezza deve diventare un obbiettivo prioritario dell’Ente Comune attraverso il quale sopperire alle esigenze della cittadinanza.«La popolazione montorese», sente molto bene questo pericolo, al contrario di dei tanti impegnati nel Palazzo dell’Annunziata.

«Dal mio punto di vista, per opporsi al crimine è importante la collaborazione tra le istituzioni, come è utile la partecipazione dei cittadini, purché regolamentata, se non vogliamo che questi ultimi, esasperati, decidano di farsi giustizia da soli, gli amministratori devono assumere iniziative concrete ed occuparsi seriamente e con estrema urgenza di questo dilagante e preoccupante fenomeno”.

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