Montoro, Bianchino: “Il pino? A rischio crollo. Ecco le prove”

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Il sindaco Mario Bianchino
Il sindaco Mario Bianchino

Il sindaco di Montoro Mario Bianchino replica al consigliere Raffaele Citro che nei giorni scorsi aveva messo in dubbio la necessità di abbattere il pino alla frazione S. Pietro.

“L’azione amministrativa, scrive Bianchino, si esprime in riferimento a pareri dei livelli istituzionali competenti, costituenti questi ultimi presupposti fondamentali dei momenti decisionali. Il ricorso a pareri estranei ai livelli istituzionali, ove non suffragati da specifici riferimenti giuridici o amministrativi, costituiscono azioni ultrone e non sempre giustificabili. Sulla vicenda esistono diversi pareri di riferimento istituzionale ed in particolare quello della Giunta Regionale della Campania, Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali – Direzione Generale delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – Servizi Territoriali della Regione Campania , ove testualmente si precisa che ‘l’esemplare di che trattasi risulta alquanto instabile e pericoloso, per cui, senza entrare nel merito di eventuali ed ulteriori problemi dovuti da infezioni causate da agenti cariogeni che degradano la struttura del legno e per l’accertamento dei quali occorrerebbe un’indagine con l’ausilio di una strumentazione particolare, attesa la situazione evidenziata si propone l’abbattimento dell’albero allo scopo di garantire la sicurezza dei luoghi’. E’ evidente che il parere della Regione Campania meriti assoluto rispetto non solo per il livello istituzionale dal quale non si può prescindere, ma anche perché nello stesso in maniera esplicita si ribadisce la necessità di garantire la sicurezza, senza entrare nel merito di eventuali ulteriori problemi dovuti da infezioni”.

“Nonostante l’assolvimento di tutti i passaggi istituzionali si è ricorso ad uno specifico studio di agronomo mediante speciale strumentazione, ed il risultato che ne è scaturito è stato quello di attribuzione di classe di rischio estrema (D) con proposta di abbattimento. Nonostante tutto questo si è chiesto ancora all’agronomo incaricato di chiarire sul piano specificamente tecnico puntuali informazioni circa altre tecniche con riferimento al tomografo sonico. L’agronomo incaricatoha risposto affermando che ‘entrambe le strumentazioni consentono di evidenziare la presenza di anomalie o di legno degradato all’interno di albero’. In conclusione atteso che tutti i passaggi esperiti evidenziano una intensità di pericolo con rischio non accettabile in funzione di ‘bersagli di un possibile schianto’ l’ordinanza emanata richiede solamente esecuzione, senza voler ancora aggiungere che si tratta di provvedimento a tutela della pubblica e privata incolumità, oltre che della sicurezza dei luoghi”.

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