Monteverde, Comune di 700 abitanti all’estremità orientale dell’Irpinia, su un’altura che domina il fiume Ofanto, si aggiudica il Premio Speciale della Comunità Europea (per i Comuni sotto i 50.000 abitanti) per la fruizione dei beni culturali.
Il riconoscimento assume particolare rilevanza nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Per Marianne Leonie Petrus Thyssen, Commissaria europea per l’occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità del lavoro “Il Comune di Monteverde ha realizzato percorsi per difficoltà motorie, uditive e visive, mettendo a sistema le bellezze storiche, architettoniche e culturali del borgo. Si è riusciti a caratterizzare un obbligo normativo in una risorsa concreta al servizio del turismo accessibile”.
Una tappa importante di un percorso che rende il borgo irpino, ricco di testimonianze ambientali e storiche, come il Castello Longobardo, una best practices nella fruizione dei beni culturali, iniziato nel 2006, con la progettazione, di concerto con le associazioni, gli enti locali ed i volontari, di un modello di sviluppo sociale calibrato sul turismo accessibile.
“Con il progetto ‘Un Paese Accessibile’ – spiega il Sindaco Francesco Ricciardi – siamo andati a incidere sulla visione culturale errata del connubio disabilità/incapacità: l’azione aveva l’obiettivo di mostrare le enormi risorse delle persone diversamente abili”.
“Il premio è dei cittadini di Monteverde – conclude il Sindaco – che hanno indotto la Casa Comunale a ragionare in termini di accessibilità universale e, nel contempo, chiamare al tavolo della discussione gli alunni delle Scuole ed i loro Dirigenti, le associazioni dei disabili, esperti del settore e soprattutto persone in grado di aiutare a riflettere”.
“Oggi la proposta di accessibilità del Comune di Monteverde è straordinaria, con un’azione progettuale che si preoccupa, soprattutto, di garantire un sistema di accoglienza, che risponde ai variegati bisogni degli ospiti e che mette, gli stessi, nelle condizioni, indipendentemente dalla disabilità, sia essa motoria, uditiva e visiva, di poter fruire di tutte le bellezze del posto, con l’ausilio di sistemi informatici innovativi, merita di essere considerata”.
Tra le altre iniziative, nell’estate 2018, in collabarazione con l’Irifor (Istituto di formazione, ricerca e riabilitazione per la disabilità visiva) e dell’Uici (Unione Italiana ciechi ed ipovedenti), è stato èstato realizzato a Monteverde un campeggio sperimentale, di dieci giorni, per ragazzi non vedenti.