Il Comune di Montemiletto, dopo circa 27 anni di precariato, ha concluso le prove concorsuali e la procedura di stabilizzazione con l’assunzione a tempo indeterminato e parziale dei Lavoratori Socialmente Utili ex art. 2, comma 1, D.Lgs. 81/2000.
“Questa Amministrazione comunale, infatti, ha inteso sin da subito effettuare una manifestazione di interesse alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Funzione pubblica, per perseguire la volontà di stabilizzare gli LSU in servizio al Comune, chiedendo di essere ammessi a partecipare nell’annualità 2020 alla procedura per l’assunzione incentivata dalle risorse statali del Fondo Sociale per Occupazione e Formazione, senza nessun ulteriore onere aggiuntivo a carico del Comune”, si legge sulla pagina social del Comune di Montemiletto.
“Nonostante il dissesto finanziario dell’Ente e la normativa a tal proposito prevista in tema di dotazione organica ed assunzioni, le stabilizzazioni sono state autorizzate dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – ed effettuate in soprannumero ed in deroga al piano di fabbisogno del personale nonché ai vincoli assunzionali di cui alla normativa vigente applicabile agli enti dissestati”.
“Un risultato prima morale e poi politico, motivo di orgoglio per l’Amministrazione comunale, che ha posto fine ad un lunghissimo precariato per gli LSU interessati e ha messo definitivamente un punto su una vicenda che dura da tantissimi anni, che ha visto consumare pagine politiche e vicissitudini tali da costringere, nel 2009, la gran parte dei lavoratori in servizio al Comune, a cui va il nostro rispetto e la nostra gratitudine per le attività svolte a servizio della Comunità, a trasferirsi presso gli altri Comuni limitrofi”.
“Ad avvalorare la scelta, il lavoro svolto in questi due anni e l’obiettivo raggiunto, tenuto conto proprio dell’attuale stato di dissesto dell’Ente, è doveroso precisare che le Amministrazioni precedenti hanno sprecato, in tutti questi anni, la possibilità di usufruire e sfruttare le opportunità delle risorse previste e messe a disposizione dallo Stato e dalla Regione per anticipare tale stabilizzazione, senza onere a carico del Comune”.