«Il bilancio consuntivo non è del tutto veritiero. Se tutto procede, nell’ordinarietà, significa che le casse del Municipio sono prive di debiti». Marilina Colella, capogruppo dell’opposizione a Montemiletto, risponde al sindaco Agostino Frongillo ed alla maggioranza sulle accuse rivolte alla precedente Amministrazione Comunale.
«L’attuale esecutivo ha sempre lamentato una difficoltà a gestire la cosa pubblica, a causa del debito fuori bilancio, accumulato da chi lo precedeva. Nonostante ciò, si evidenzia un avanzo di amministrazione. L’eredità negativa, propagandata dal primo cittadino, pertanto, è soltanto una scusa per giustificare l’aumento delle tasse e l’introduzione di nuove tariffe per l’erogazione dei servizi. L’Amministrazione, quindi, ha i soldi per garantire la pulizia e l’ordine pubblico, mentre preferisce restare immobile».
La maggioranza, comunque, dovrebbe avere ancora una ventina di giorni per presentare il documento, relativo ai conti pubblici, fino ad ora vagliato soltanto dalla Giunta. «Considerando i tempi tecnici e l’avviso, arrivato dal Prefetto, non si possono fare errori, altrimenti si rischia di sciogliere il Consiglio. La beffa, comunque, resta. Se la situazione era così grave, perché Frungillo non ha adottato gli strumenti per il risanamento? Nei documenti non c’è nulla che testimonia i debiti, raccontati dalla maggioranza nell’ultimo incontro pubblico, al contrario ci sono centocinquantamila euro da spendere».
Il consigliere di minoranza, infine, interviene, sul quadro amministrativo nella municipalità della Media Valle del Calore. «Il problema di chi sta gestendo è la completa inerzia nel garantire i servizi. L’Amministrazione, di fronte al nulla, continua a raccontare storie non veritiere. Ad un anno dall’insediamento, non riesco ad inquadrare qualcosa di positivo. Quando si realizza un’azione concreta si può anche sbagliare, il problema è quando si critica restando fermi. Io consiglio a chi spara a zero, oltre a dare informazioni sbagliate, di attivarsi per rianimare la vita nella comunità».