Montemiletto, Barletta torna sull’ultimo consiglio e attacca Frongillo: “Un Ente al totale sbando”

0
230

“Al momento politicamente Frongillo è rimasto con soli quattro consiglieri, si stanno raccogliendo i frutti di una semina che ha portato non sostanza ma pura evanescenza. Questo è un chiaro segnale che in questo momento il sindaco non ha più una maggioranza, può deliberare solo in seconda convocazione e per argomenti non fondamentali, grazie solo a sottili locubrazioni giuridiche e regolamentari.
In queste ultime settimane si sono scritte pagine surreali della storia amministrativa non solo di questo comune ma dell’intera provincia di Avellino. Il sindaco, nonché Presidente, non presenzia al Consiglio da lui stesso convocato. Eppure si doveva discutere di atti dovuti e non di carattere politico, che si sarebbero già dovuti adottare da mesi dopo la dichiarazione di dissesto avvenuta il 30/08/208” lo scrive in una nota la consigliera di Montemiletto, già assessore, Rosa Barletta.

E prosegue: “E ancora il sindaco dichiara deserta una seduta straordinaria di consiglio comunale quando, in realtà, come previsto dal regolamento comunale, da lui stesso approvato, la seduta era valida. Incompetenza, strategia politica…??? Tutto questo poco interessa ad una comunità sfiduciata e delusa dopo la dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente. Ho assistito ancora una volta alla politica del “Sindaco sono io e comando io”. La mozione presentata dal gruppo di minoranza non solo non viene discussa in consiglio, come democraticamente dovrebbe accadere, ma ancora più grave viene dichiarata deserta la seduta, quando in effetti non lo era. Poco importa se l’argomento della mozione riveste carattere sociale o meglio di educazione civica , considerati gli episodi di violenza nei confronti dei cani verificatesi nella comunità di Montemiletto negli ultimi mesi. L’obiettivo è forse arrivare alla fine di questo mandato, facendo pensare di aver ricompattato il “nervo” della sua maggioranza e ripresentarsi al giudizio dell’elettorato, vestendo i panni della vittima?”.

“In questi anni – afferma Barletta – ho assistito alla totale mancanza di dialogo da parte del sindaco non solo con le minoranze ma anche con gli stessi consiglieri che lo hanno sostenuto e lo hanno fatto eleggere e ciò a mio avviso ha portato a questo amaro epilogo non solo personale ma per l’intera comunità. Per quanto mi riguarda avevo da tempo manifestato il mio dissenso, pur non transitando all’opposizione, dimettendomi dalla carica di assessore per essere libera nelle scelte e nelle mie opinioni. Non avevo dato il mio voto favorevole alla dichiarazione di dissesto finanziario, non perché non ne avessi consapevolezza ma perché bisognava dichiararlo molto tempo prima, essendosi manifestati sintomi irreversibili da subito, ed occorreva fare un’analisi più approfondita sia tecnicamente che da un punto di vista politico. Chiedevo già all’epoca al sindaco le dimissioni come atto di grande responsabilità nei confronti della nostra comunità. Il rischio che si corre ora, non affidandosi a persone competenti sia sotto il profilo tecnico che politico è quello purtroppo di una situazione di sofferenza per il territorio che si protrarrà per decenni”.

“Infatti, in questo momento l’Ente è al totale sbando: mancanza di personale qualificato, gare bloccate, servizi inesistenti ( non c’è più neanche lo scuolabus) totale mancanza di dialogo con le istituzioni ed organi sovra ordinati, il rebus della raccolta rifiuti. Eppure il nostro era un comune considerato come il fiore all’occhiello della Provincia di Avellino, un territorio comunque ricco sia economicamente che di intelligenze. Nessuno si sarebbe aspettato che si potesse arrivare a tanto, non tanto per una questione di capacità ma quello che colpisce di più è la mancanza di dignità istituzionale. Di fronte a fatti del genere sarebbe stato più decoroso e rispettoso per la popolazione un gesto che non avrebbe squalificato nessuno ma che avrebbe rappresentato un giusto viatico anche per volersi ripresentare al giudizio dell’elettorato: la formalizzazione delle dimissioni del sindaco e dei superstiti suoi consiglieri. Circondarsi di dioscuri fedeli senza capacità decisionali è servito solo a riempire di belle parole e citazioni erudite i proclami ma purtroppo le azioni hanno determinato l’ergersi di muri e rigide contrapposizioni . Questi anni sono trascorsi immaginandosi come dei castellani in virtù dello splendido Castello della Leonessa, partecipando a banchetti ed eventi in esso organizzati che alla fine si sono rivelati nient’altro che un falò delle vanità” conclude la consigliera Barletta.