Montemiletto-Alto Calore, le bordate di Simone D’Anna

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Da Simone D’Anna, rappresentante del Comune di Montemiletto presso l’Alto Calore Servizi, riceviamo e pubblichiamo

“Anteposto il fatto che il Consiglio comunale di Montemiletto è stato dichiarato sciolto a causa delle dimissioni rassegnate da otto consiglieri, e che la mia designazione a rappresentante presso l’Alto Calore Servizi, disposta dall’ex sindaco Massimiliano Minichiello, resta efficace fino alla nomina dei successori in virtù di quanto disposto dall’art. 141 c. 5 del T.U.E.L.

A questo aggiungo che tale rappresentanza è stata legittimamente riconosciuta, nel pieno rispetto di quanto previsto dal Testo Unico, nella delega consequenziale conferitami dal Commissario Prefettizio per la partecipazione all’Assemblea dei Soci dell’Alto Calore.

Le questioni che mi preme evidenziare in questa sede sono sostanzialmente due; la prima riguarda l’approvazione del Bilancio-2021 dell’Alto Calore Servizi, mentre la seconda circostanza insiste sui rapporti intercorsi tra la suddetta società e il comune di Montemiletto.

In ordine al Bilancio, sfugge ancora alla mia comprensione la questione del 1.640.000,00 euro riportato alla voce altri ricavi e proventi, incapacità d’intendere imposta alla mia coscienza dalla mancanza, vera o presunta, nella nota integrativa allegata, di elementi utili che potessero chiarire nel dettaglio il loro eventuale utilizzo, mi riferisco a presumibili corsi di formazione del personale dei quali però non ho trovato alcuna traccia, ma in ogni caso non escludo la possibilità che si potrebbe trattare di una mia distrazione o di una specifica incompetenza nella lettura.

L’argomento successivo può essere invece comodamente qualificato come un evento inspiegabile che supera i limiti della comprensione umana, mentre la facoltà di poter pensare ad un miracolo la riservo ai “credenti”, mi riferisco alla indecente situazione creditoria aggiornata al 31/12/2020 fornita dall’Alto Calore Servizi a mio avviso poco rispettosa dei dati contabili, del buon senso, e della ragionevolezza.

Su quest’ultima questione mi permetto di fare un piccolo esempio, il comune di Montemiletto, per poter essere riammesso come socio nell’Alto Calore, aveva l’obbligo di riacquistare le azioni societarie ad un costo di € 119,254,20, nel 2014 veniva versato un anticipo di € 29.814,00 motivo per cui rimaneva ancora un debito residuo di 89.440.20 euro.

Che il costo delle quote non fosse stato inventato dal comune di Montemiletto ma stabilito dal C.D.A. dell’Alto Calore lo dimostrano anche i numerosi solleciti di pagamento del residuo del capitale sociale trasmessi dalla società.

La somma di € 89.440.20 è per’altro confermata in molti Bilanci dell’Alto Calore, a partire da quello del 2014, e nella Relazione al Bilancio di Esercizio dell’anno 2017 a firma dell’ex Presidente del Collegio dei Revisori, ovvero il dott. Michelangelo Ciarcia, il quale dichiara testualmente che: Si tratta del residuo ancora da incassare dal socio Comune di Montemiletto a seguito della sottoscrizione avvenuta nel 2014 di n. 236.436 azioni corrispondenti ad un capitale sociale pari ad € 119.254,20. A fronte del versamento di € 29.814,00 restano da incassare € 89.440.00.

Ebbene, nonostante la situazione fosse chiara ed inequivocabile, l’Alto Calore ha deciso di ripianare tale debito mediante un prelievo, effettuato direttamente sui fondi versati dagli utenti di Montemiletto per le addizionali fogne e depurazione, di € 133.028,00 a fronte degli € 89.440.00 previsti, oltretutto con modalità poco condivisibili che saranno meglio evidenziate in seguito, ciò vale a dire che il nostro comune avrebbe potuto subire un danno erariale di almeno €43.587,80.

Una cosa è certa, e questo lo dico senza usare il condizionale, la nuova ricostruzione contabile fornita dall’attuale Amministratore Unico smentisce di fatto le cifre contabili delle quote azionarie precedentemente avvalorate nei bilanci dall’ex Presidente dei Revisori dell’Alto Calore, e cioè da se stesso.

Il mio stupore ha subito lasciato spazio alla riflessione ma in assenza di riferimenti normativi mi è venuto in soccorso un passo del Vangelo che di regola non applicabile alla realtà: come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi.

Riguardo alle operazioni di quadratura contabile da loro pomposamente definite compensazioni dei crediti/debiti, e operate verosimilmente in modo unilaterale, per la modica cifra di circa duecentomila euro, l’Alto Calore non ha neanche chiarito quale fosse la loro reale natura, e cioè se le stesse fossero di tipo legale o giudiziale, oppure volontaria.

Presupponendo come valida la prima ipotesi, le altre andrebbero scartate a priori per assenza di requisiti, ovvero quella legale, vi è da dire che un presupposto invalicabile per poter eseguire tale operazione contabile è la liquidità del credito, e cioè che la cifra doveva essere già stata determinata nel suo ammontare, se cosi fosse mi chiedo come abbiano fatto nel caso delle quote azionarie ballerine.

Su quest’ultimo punto, e cioè le presunte compensazioni, esiste anche un altro aspetto a dir poco critico, e cioè che tali somme venivano tolte alla competenza del comune di Montemiletto nel mese di dicembre del 2018, e cioè dopo il Dissesto Finanziario dichiarato dall’Amministrazione Frongillo, motivo per cui tali operazioni necessitavano anche dell’autorizzazione preventiva da parte dell’Organismo Straordinario di Liquidazione, ma anche tale circostanza al momento non sembra essere stata smentita o confermata”.