Montemarano e Paternopoli, cinque pregiudicati allontanati dai Carabinieri

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Non si ferma la controffensiva posta in essere dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino per il contrasto ai reati predatori, in particolare ai furti in abitazione.

I Carabinieri della Compagnia di Montella, costantemente impegnati in quella capillare attività di controllo del territorio tesa a garantire sicurezza e rispetto della legalità, hanno posto grande attenzione alla problematica, intensificando i controlli e garantendo la massima presenza di uomini sul territorio, soprattutto durante le ore notturne, sia per prevenire i reati predatori che per intervenire con tempestività ed efficacia quando necessario.

Ed ancora una volta tali sforzi hanno portato i loro frutti: a Montemarano, durante l’esecuzione di tali servizi, una pattuglia della locale Stazione, avvisata da personale in borghese, intercettava un’auto che si aggirava con fare sospetto. Si procedeva dunque al controllo: a bordo del veicolo due persone entrambi provenienti dalla provincia di Napoli con a carico svariati precedenti per reati contro il patrimonio rispettivamente di anni 60 e 54 che, alla specifica richiesta da parte dei militari operanti, non erano in grado di fornire alcuna valida giustificazione circa la loro presenza in quel luogo.

Contemporaneamente a Paternopoli, i Carabinieri della locale Stazione controllavano tre rumeni, di fatto domiciliati in uno dei campi rom dell’hinterland napoletano. Una donna, 42enne, e due uomini, entrambi 30enni, che girovagano per le vie del paese con la scusa di chiede l’elemosina, ma che probabilmente stavano cercando truffare qualche anziano o effettuare attività di ricognizione per mettere nei prossimi giorni qualche furto in abitazione, avendo a loro carico precedenti come furto, ricettazione e possesso di arnesi atto alla scasso.

Accompagnati in Caserma per i successivi accertamenti, a loro carico emergevano svariati precedenti di polizia, principalmente per reati contro il patrimonio.

Ultimati i controlli di rito, veniva avanzata nei loro confronti proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio.