La droga veniva smerciata prevalentemente tra acquirenti della zona compresa tra Montella, Bagnoli Irpino e Nusco ed era costituita da un miscuglio di eroina e cocaina con l’aggiunta di caffeina: un cocktail particolarmente eccitante, assunto per endovena. Teatro del traffico era la villa comunale della cittadina irpina: particolare quest’ultimo evidenziato nel corso della conferenza a testimonianza “dell’impertinenza” dei giovani, che incuranti della presenza di bambini e donne al passeggio, nascondevano le dosi tra giostre, cespugli ed altri luoghi difficilmente individuabili all’interno della struttura. I clienti, preventivamente informati, raggiungevano questi nascondigli e prelevavano la droga evitando così il pericoloso ‘passamano’ con i pusher. Ma le ‘accortezze’ non si esaurivano qui. Il gruppo infatti aveva messo in piedi anche una sorta di struttura di ‘controspionaggio’ con la quale erano riusciti a pedinare i movimenti dei carabinieri e a modificare le proprie attività in relazione a questi. Ad aiutarli nello scopo, la rete di ‘pali’ nel frattempo allestita. Il tutto per un giro di affari che dallo scorso maggio 2008 si aggirerebbe sui 20mila euro. Ora per due di loro sono scattate le manette mentre i restanti cinque fiancheggiatori verranno sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora.
Altro particolare evidenziato dal procuratore Guerriero, l’età dei giovani: praticamente tutti (tranne un trentenne, ndr) compresi tra i 18 e i 25 anni. Un elemento che conferma l’allarme derivante dal fenomeno droga proprio tra le fasce più sensibili della popolazione e per il quale le Forze dell’Ordine intendono continuare le attività di contrasto. “Più che di un esito – ha avvertito il Procuratore Capo – si tratta di un inizio”. Ed infatti non tutti i dettagli dell’operazione sono stati illustrati proprio perchè coperti dal segreto istruttorio per non compromettere l’ulteriore lavoro degli inquirenti.