Montella – Convegno nazionale del castagno: conto alla rovescia

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Montella – Dopo quattro anni dall’appuntamento di Marrani (Firenze), per la quarta edizione, quella del 2005, tocca all’Irpinia, realtà castanicola tra le più importanti d’Italia. Non poteva che essere Montella il luogo ideale per il Convegno Nazionale del Castagno.
L’appuntamento è dal 20 al 22 ottobre prossimi.
Un centinaio i ricercatori e i tecnici attesi a Montella da ogni parte d’Italia, accanto agli operatori della filiera, provenienti soprattutto dalle tante aree castanicole campane. Si parlerà di biodiversità, genetica, tecnologia, ma uno spazio centrale sarà riservato all’analisi dei mercati, partendo dalle problematiche connesse alla concorrenza dei produttori asiatici.
L’evento è promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dalla Regione Campania, dalla Provincia di Avellino, dalla Camera di Commercio di Avellino, dalla Comunità Montana Terminio Cervialto, dal Comune di Montella e dalla Società Orticola Italiana.
Tavole rotonde e relazioni tematiche si alterneranno a momenti conviviali ed esibizioni artistiche, mostre e visite guidate alle aziende irpine di produzione e trasformazione completeranno un programma ricco e pieno di spunti.
Piacevole ed atteso epilogo della tre giorni sarà il tradizionale appuntamento con la IX Mostra Mercato dei Prodotti Tipici dell’Alta Valle del Calore – Sagra della Castagna di Montella IGP, fissato per sabato 22 e domenica 23 ottobre, sempre a Montella.
Nel corso dei tre giorni di convegno, la castanicoltura sarà affrontata sotto tutti i punti di vista: dalla biologia alla tecnologia per arrivare agli aspetti più prettamente economici.
Presiederà il professor Elvio Bellini, presidente del Comitato Scientifico.
Legati al convegno, diversi eventi di natura enogastronomica. Ma anche appuntamenti con l’arte e l’artigianato. Sarà possibile, inoltre, visitare i castagneti locali ed ammirare le bellezze paesaggistiche dell’Alta Valle del Calore.
La scelta di Montella non è di sicuro casuale. La castagna di Montella è stata, infatti, la prima in Italia ad ottenere il riconoscimento Doc e poi l’Igp. Attualmente l’Irpinia rappresenta il centro della castanicoltura italiana, coprendo circa il 40% dell’intero raccolto annuo nazionale.
“Il Convegno nazionale a Montella è un appuntamento di grandissimo livello tecnico-scientifico – spiega Alfonso Tartaglia, dirigente dello Stapa Cepica di Avellino – che si inserisce a pieno titolo nel percorso di valorizzazione dei prodotti tipici che l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania sta portando avanti con grande forza. In questo scrigno di qualità e biodiversità, la castagna assume per noi un ruolo strategico, non solo per le implicazioni di carattere economico, ma anche e soprattutto per la sua importanza dal punto di vista
ambientale”.
Soddisfatto Nicola Di Iorio, presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto. “La scelta di Montella – dichiara – non è certo casuale. L’Alta Valle del Calore rappresenta senza ombra di dubbio il cuore della produzione castanicola italiana, sia per qualità che per quantità. Aver individuato proprio in questa congiuntura il nostro territorio come sede del convegno, poi, è la conferma di un dinamismo che si va consolidando ed è il segno di un processo di sviluppo che abbiamo innescato e che oggi inizia a produrre i primi frutti. Restiamo convinti che le nostre produzioni d’eccellenza abbiano una forte valenza economica, anche in termini di indotto, attraverso l’implementazione di attività turistiche legate proprio al paesaggio, all’ambiente, alle tradizioni”.

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